Torino, 11 apr. (LaPresse) – “La garanzia Giovani è ormai pronta a partire” e quindi “ora è venuto il momento di pensare a chi è troppo vecchio per lavorare e troppo giovane per andare in pensione”, insomma per gli over 50. Lo ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ieri a Torino per partecipare a ‘IoLavoro’, in un’intervista a ‘La Stampa’. “Il progetto va ancora studiato bene – ha detto il ministro – Penso a un contratto di reinserimento per chi è ancora lontano dalla pensione e a qualche tipo di scivolo per chi invece è ormai prossimo a ritirarsi. Se avessi i soldi lo farei subito, ma prima dobbiamo trovare le risorse finanziarie per eventuali agevolazioni e tutto il resto. Ma è una cosa che questo governo vuol fare e anche presto”.
A proposito del progetto Garanzia Giovani Poletti spiega: “Scriveremo alle imprese perché si registrino al portale che è già pronto e ci spieghino le loro proposte per inserire i ragazzi. Cercheremo di coinvolgerle in ogni modo, pubblicizzeremo l’iniziativa con un grande campagna su tutti i media. Finmeccanica ha già aderito con un progetto che prevede l’inserimento di 5mila persone in tre anni, duemila all’interno del gruppo e tremila lavoreranno per l’indotto”. “Io ho parlato di opportunità di inserimento non di posti di lavoro – puntualizza il ministro – Se anche il 10 o meglio il 20% di quei 900mila giovani, dopo uno stage o un apprendistato, venisse poi assunto sarei già molto soddisfatto. L’importante adesso è fare partire la macchina del lavoro, creare un punto di incontro concreto tra le aziende e i giovani”.
“La mia esperienza mi ha fatto capire che è fondamentale per mettersi in gioco e trovare un posto – ha aggiunto – Magari non subito ma (la formazione professionale, ndr.) aiuta a trovare o a crearsi un’opportunità, è un formidabile volano per l’occupazione. D’altronde mi hanno chiesto di fare il ministro e io ho accettato proprio perché ho lavorato a lungo negli enti di formazione, mi sono sempre occupato di lavoro. Mica me l’hanno chiesto perché sono un professorone o un economista”.
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