Roma, 8 apr. (LaPresse) – “I tagli dovrebbero essere assolutamente confermati. Credo che gli elementi di fondo siano chiari: si lavora per ridurre la spesa e per fare in modo che gli 80 euro ci siano. Questo mi pare fuori discussione”. E’ quanto assicura il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in attesa del Consiglio dei ministri di questo pomeriggio. Intanto il premier è ancora al lavoro sul Documento di economia e finanza che verrà presentato in conferenza stampa al termine del Cdm, alle 19.30 circa.
“L’indennità di disoccupazione è nella legge delega. Noi ci siamo presi 6 mesi per approvarne tutti i decreti”, ha spiegato Poletti a ‘la Telefonata di Belpietro’ su su Canale 5. “Oltre alla cassa integrazione ordinaria e straordiaria per le crisi temporanee – ha poi aggiunto – è previsto un sussidio per chi perde il lavoro commisurato all’anzianità di servizio: chi ha lavorato tre mesi non può prendere quanto chi ne ha lavorati 25”.
Sullo stesso argomento è tornato anche il ministro dell’Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano. Le coperture necessarie per rispettare la promessa degli 80 euro in media in più nelle buste paga degli italiani sono state finanziate “non prendendo i soldi dall’aumento di un’altra tassa ma dal taglio della spesa. E questo è molto importante”, ha detto a Rtl 102.5. “Dopo l’approvazione del Def – ha aggiunto Alfano – faremo un Consiglio dei ministri vero e proprio per l’atto che taglierà le tasse. E’ un taglio importante perché consentirà di avere più soldi nelle tasche degli italiani”.
BERLUSCONI, AUGURI. “A Silvio Berlusconi, soprattutto per i giorni che lo attendono, gli auguro tutto il bene possibile – ha detto Alfano – perché il mio affetto è rimasto immutato, gli sono rimasto con il cuore vicino. Non ho condiviso alcune sue scelte che gli sono state dettate da cattivi consiglieri”.
AVANTI ANCHE SENZA FI. “I numeri – ha poi precisato il ministro dell’Interno – ci sono ugualmente per approvare le riforme anche senza Forza Italia, solo che vengono approvate con la maggioranza assoluta. Ciascuno è chiamato ad un gesto di responsabilità di fronte al Paese. Abbiamo la possibilità di superare il Senato ed il bicameralismo. Se Fi c’è si possono raggiungere i 2/3 che evitano il referendum confermativo per l’abolizione del Senato. Se non c’è Fi dobbiamo fare il referendum”. “La mia idea è di andare avanti lo stesso. Sarà il popolo ad approvare le nostre riforme. Se poi popolo dirà di sì alla riforma allora sarà la bocciatura più solenne per chi si è allontanato da questo percorso”, ha concluso Alfano.
RIFORME, DA FORZA ITALIA PRESTO UN ‘NO’. “Il no di Fi alle riforme è un film già visto. Con Letta dopo il ‘sì’ si è arrivati al ‘ni’ con tante polemiche interne al partito. Anche con Renzi Forza Italia sta facendo lo stesso. Tra qualche giorno arriverà il ‘no'”. Lo afferma il ministro dell’Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano, a Rtl 102.5. “Mentre noi di Ncd – ha aggiunto il leader – ci stiamo battendo per realizzare cose mai fatte prima, in Fi da venti giorni litigano per chi deve avere un posto nelle liste europee”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata