Roma, 30 mar. (LaPresse) – – “Capisco le resistenze di tutti ma è l’ora di dirlo con chiarezza: la musica deve cambiare. I politici devono capire che se per anni hanno chiesto di fare i sacrifici alle famiglie e ai cittadini, ora i sacrifici li devono fare i rappresentanti delle istituzioni”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervistato dal Tg2, spiegando la sua idea sulla riforma del Senato e dicendo “mai più bicameralismo perfetto”, “riduzione del numero dei parlamentari che sono i più alti in Europa, semplificazione del procedimento legislativo e anche semplificazione dei poteri tra le Regioni e lo Stato”. “Lo so – ha aggiunto Renzi – queste cose lasciano un po’ di polemiche, di tensioni, qualcuno si tira indietro. Ma il punto centrale è che il Governo su questa linea non molla. Ridare credibilità alle istituzioni e alla politica passa dal fare un po’ di sacrifici per i politici, altrimenti si continua così e non si va da nessuna parte”.

“Ho grande rispetto – ha spiegato il presidente del Consiglio – per il Senato, ho grande rispetto per il presidente del Senato e capisco che lui debba difendere l’istituzione che oggi presiede, ma il vero modo per difendere il Senato non è fare una battaglia conservatrice tesa a mantenere lo status quo. E’ prendere atto dei paletti che ci siamo dati: mai più voto di fiducia, mai più voto di bilancio, riduzione del numero dei parlamentari e delle indennità, quindi chi sta in Senato è un rappresentante delle istituzioni che non viene pagato”.

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