Roma, 28 mar. (LaPresse) – “Abbiamo deciso di affrontare la legge elettorale dopo che il Senato avrà affrontato il disegno di legge costituzionale di revisione del Senato, del Titolo V e di abolizione del Cnel. Questo ddl sarà approvato lunedì, quindi entro marzo, come detto”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della direzione del Pd. “Questo tema – ha sottolineato – sarà oggetto di un voto del Consiglio dei ministri”.
RIFORME – E a proposito di riforme, Renzi ha assicurato: “Noi al primo luglio dobbiamo arrivare avendo fatto le riforme in Italia”. Con questa premesse, ha spiegato, “il semestre italiano di presidenza dell’Ue è l’occasione perfetta per riflettere sull’Europa”. “Di fronte alla crisi della politica – ha aggiunto – noi rispondiamo avendo il coraggio di usare la politica per cambiare le cose e non come tanti fanno in Europa usando l’antipolitica”. “Le riforme non servono solo per essere creduti dai cittadini, ma anche per essere credibili ai tavoli europei”, ha concluso.
LAVORO – Parlando della spinosa questione del lavoro, Renzi ha detto: “Leggo temi da ultimatum che capisco poco, sui temi del mondo del lavoro. Non è un argomento a piacere. Il pacchetto sta insieme. Tenta di recuperare alcune raccomandazione dell’Ue e alcune indicazioni che vengono da compagni di partito che fanno gli imprenditori…o i fornai”. “L’apprendistato e il contratto a termine sono due punti intoccabili – ha aggiunto – Vogliamo migliorare e intensificare il nostro lavoro? Facciamolo, ma non sono due argomenti a piacere”.
PD – “L’altro tema al quale sono stato richiamato è quello di fare una riflessione sul sistema partito – ha spiegato Renzi -. Lo considero un fatto positivo, a condizione che questo si faccia con uno spirito molto franco e subito dopo le elezioni, senza che questo costituisca né una rivincita né il tentativo di rigiocare una partita già giocata, ma siamo convinti si possa fare una discussione franca”.
“La proposta dei due vicesegretari, nella figura di Debora (Serracchiani, ndr) e di Lorenzo (Guerini, Ndr) è per me una proposta di garanzia che io formulerò in assemblea”, ha annunciato Renzi nel corso della direzione del Pd. Renzi ha infine voluto specificare: “Non esiste che ci sia il nome del segretario sul simbolo alle Europee. Io sono sempre stato favorevole per le politiche ma sulle Europee sarebbe un errore clamoroso”.
DIREZIONE APPROVA RELAZIONE RENZI – Al termine della giornata la direzione del Pd ha approvato a maggioranza la relazione del segretario Matteo Renzi. Sono stati 93 i voti favorevoli, 12 quelli contrari e 8 gli astenuti.