Roma, 27 mar. (LaPresse) – I parlamentari di Forza Italia, deputati e senatori, dovranno dimettersi se decideranno di candidarsi alle elezioni europee. E’ quanto ha deciso oggi l’ufficio di presidenza del partito, convocato da Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. Due ore di riunione durante le quali è stato anche stabilito che sarà proprio l’ormai ex Cavaliere a compilare “liste forti” in occasione delle europee del 25 maggio. Riempite anche le caselle dei capilista: Antonio Tajani al centro, Raffaelle Fitto al sud e Giovanni Toti al nordovest. Mancano all’appello il nordest e le isole.
Nel corso dell’ufficio di presidenza, Berlusconi ha confermato poi “il sostegno del partito al percorso di riforme concordato con il premier Renzi”, ma “l’accordo – ha precisato – riguarda solo le riforme e specificamente quella della legge elettorale, quella che prevede la modifica della composizione del Senato e la fine del bicameralismo perfetto e la modifica del Titolo V relativo ai poteri delle regioni”. Su tutti gli altri temi di politica economica e sociale Forza Italia “resta con convinzione all’opposizione del Governo in carica”, una posizione che lo stesso Berlusconi ha auspicato “sia sempre più netta, evidente e visibile ai sostenitori del movimento, pur non rinunciando a quei criteri di responsabilità verso il paese che sono nel Dna di Forza Italia”.
Al centro del programma politico per le europee, si legge in una nota del partito, ci saranno tre temi economici e finanziari, come la rinegoziazione del fiscal compact, l’allentamento del vincolo del 3% del rapporto deficit-pil e il cambiamento della struttura, della governance e delle politiche monetarie della Banca centrale europea. “Tutte questioni – scrive il partito – che Forza Italia ritiene ineludibili per ridare slancio e competitività al nostro continente”.
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