Roma, 19 mar. (LaPresse) – “Il nuovo contesto strategico e le pressanti esigenze di contenimento della spesa pubblica impongono di ripensare e riorganizzare profondamente, sulla base di principi fortemente innovativi, la struttura e le capacità dello strumento militare nazionale, che ancora risentono di schemi concettuali riconducibili al periodo della Guerra Fredda“. Lo ha stabilito il Consiglio supremo della difesa riunito oggi e presieduto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Per rinnovare la Difesa è previsto un ‘libro bianco’. “Il Consiglio – si legge in una nota del Quirinale – è dell’avviso che il disegno complessivo della riforma trovi espressione in un ‘Libro Bianco‘, fermi restando i provvedimenti e le iniziative da attuare con immediatezza in ambito nazionale ed europeo e in particolare la necessità di superare le difficoltà che si frappongono alla rapida attuazione dei provvedimenti già approvati dal Parlamento, con ogni possibile salvaguardia per il personale”.

“Il Libro Bianco potrà essere elaborato entro la fine del corrente anno sulla base di linee guida predisposte per il prossimo mese di giugno da un apposito gruppo di esperti, sotto la responsabilità del Ministro della Difesa e con il concorso del Ministro degli Esteri”.

Non si è parlato di F35 durante il Consiglio supremo della difesa riunito oggi e presieduto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Tuttavia il Libro bianco sulla riorganizzazione della Difesa previsto per il 2014 potrà rivedere alcuni provvedimenti. “Il documento – si legge nella nota del Quirinale – avrà lo scopo di ridefinire il quadro strategico di riferimento per lo strumento militare, gli obiettivi di efficacia e di efficienza che esso dovrà conseguire, i lineamenti strutturali e organizzativi che dovrà assumere”.

“La fondamentale importanza per la sicurezza e la prosperità dell’Italia delle funzioni di prevenzione, dissuasione e stabilizzazione che le Forze Armate sono chiamate a svolgere nel contesto della Comunità Internazionale” deriva dai “recenti eventi conflittualià” e dalle “situazioni di crisi a ridosso del Mediterraneo“, “divenuto bacino di gravitazione primario di rischi e minacce”. Per questo, “è necessario e urgente che si dia più concretamente avvio a un’efficace azione integrata europea“.

“Il Consiglio – si legge nella nota del Quirinale – ha espresso l’unanime convincimento che riorganizzare le Forze Armate per renderle efficaci nei confronti delle effettive minacce che, oggi e in prospettiva, incombono sull’Italia e sull’Europa significa garantire ai cittadini e all’economia del nostro Paese un servizio di straordinario valore”.

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