Roma, 14 mar. (LaPresse) – “N-O-N S-I P-U-O’. Capisco che gli amici di Forza Italia abbiano problemi nell’accettare la legge e rispettare le sentenze. Proviamo allora con lo spelling: N-O-N S-I P-U-O’! Berlusconi e Toti si rassegnino. Esiste una legge dello Stato italiano – art.4 della legge Severino – che prescrive chiaramente che i condannati in via definitiva non possono essere candidati nè al Parlamento italiano nè tantomeno a quello europeo”. Lo dichiara Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo ed esponente Pd.
“Faccio anche presente a Toti – continua Pittella – che il 23 ottobre scorso la plenaria di Strasburgo ha approvato, con i voti del Ppe, una raccomandazione contenuta nel testo delle conclusioni della Commissione speciale antimafia, che prescrive: ‘devono essere ineleggibili al Parlamento europeo e nell’impossibilità di prestare servizio nelle istituzioni e negli altri organi dell’Unione non solo i condannati in via definitiva per reati di criminalità organizzata e riciclaggio, ma anche quelli per corruzione ed altri reati gravi, anche di natura economica e finanziaria’”. “Insomma – conclude il vice presidente dell’europarlamento – gli amici di Forza Italia possono continuare a fantasticare quanto vogliono. Il giorno della presentazione delle liste, si accorgeranno che: N-O-N S-I P-U-O'”.