Roma, 14 mar. (LaPresse) – Il Consiglio dei ministri interveniene sulla materia dei cartelli tra le aziende farmaceutiche dopo il caso dopo il caso Novartis-Roche e anche sulla questione delle droghe leggere dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi da parte della Corte costituzionale. Lo ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nel corso di una conferenza stampa al termine della riunione a palazzo Chigi.

CARTELLI FARMACEUTICI – “La questione – ha spiegato il ministro – riguarda in particolare gli off-label”, cioè quei farmaci che sono “prescritti per patologie diverse da quelle per le quali sono stati registrati. Alla luce di quello che sta accadendo abbiamo deciso di reintervenire sulla materia”. L’obiettivo, ha sottolineato, è – fatta salva la sicurezza dei prodotti – fare in modo che non possano più verificarsi truffe ai danni del sistema sanitario nazionale.

“La prima questione” esaminata dal Governo, ha detto, “è quella in cui il servizio sanitario si trova a dover fronteggiare una ipotesi di cartello”. Il decreto attribuisce nuovi poteri all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in particolare sul tema della sperimentazione clinica.

DROGHE – L’altra questione affrontata dall’esecutivo è stata quella della Fini-Giovanardi. Con lo stop della Consulta, molte nuove droghe, cadendo la tabella ministeriale degli stupefacenti, erano diventate improvvisamente legali. “Siamo dovuti intervenire con un atto d’urgenza – ha spiegato il ministro – per ripristinare le tabelle. Circa 500 nuove droghe erano uscite dall’alveo della codificazione. Siamo intervenuti per ripristinare le tabelle dal punto di vista amministrativo”.

TUTELA AMBIENTALE – Il Consiglio dei ministri, inoltre, su proposta del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, ha approvato il piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria riguardante lo stabilimento dell’Ilva di Taranto. Il piano, con il relativo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, è stato elaborato sulla base del lavoro del comitato di tre esperti e delle osservazioni pervenute da parte della Regione Puglia e del commissario straordinario dell’Ilva. Il testo prevede le azioni e i tempi necessari per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge e dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia). Il piano inoltre modifica l’Aia limitatamente alla modulazione dei tempi di attuazione delle relative prescrizioni, in modo da consentire il completamento degli adempimenti non oltre trentasei mesi dopo l’entrata in vigore della legge n. 61/2013 sul commissariamento dell’Ilva, approvata il 3 agosto scorso. Il decreto di approvazione del piano, infine, conclude i procedimenti di riesame previsti dall’Aia e ne costituisce integrazione. Dopo l’approvazione del piano dovrà essere predisposto dal commissario straordinario il piano industriale di conformazione delle attività produttive, che dovrà essere approvato dal Consiglio dei ministri, in modo da consentire la prosecuzione dell’attività produttiva nel rispetto delle prescrizioni ambientali, sanitarie e di sicurezza contenute nel piano ambientale.

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