Roma, 10 mar. (LaPresse) – In un primo momento il suo nome era stato inserito nella lista dei candidati al ministero della Giustizia nel governo guidato da Matteo Renzi, ipotesi poi sfumata con la nomina di Andrea Orlando. Ieri l’annuncio di Renzi: Raffaele Cantone sarà il primo presidente dell’autorità contro la corruzione, istituita da Mario Monti ma mai partita. Cantone, 50 anni, è un magistrato napoletano da sempre impegnato nella lotta alla criminalità. Entrato in magistratura nel 1991, fino al 2007 ha fatto parte della Direzione distrettuale antimafia napoletana. Sono sue le importanti inchieste sul clan camorristico dei Casalesi, grazie alle quali è riuscito ad ottenere la condanna all’ergastolo dei più importanti capi fra cui Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘e Mezzanott, Walter Schiavone, detto Walterino, Augusto La Torre, Mario Esposito e numerosi altri. Si è occupato anche delle indagini sulle infiltrazioni dei clan casertani all’estero, in particolare Scozia, Germania, Romania ed Ungheria.
Proprio per le sue indagini, i Casalesi lo hanno minacciato di morte quindi vive tutelato dal 1999 e sottoposto a scorta dal 2003. Oggi lavora presso l’ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione. Nel novembre 2013 ha presentato al Csm la richiesta di nomina a procuratore aggiunto presso la procura del Tribunale Napoli nord, inaugurato lo scorso anno. Inoltre è presidente onorario del Presidio di Libera (Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie) di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, dedicato a Mena Morlando, vittima di camorra.
La sua nomina come capo dell’Autorità anticorruzione verrà formalizzata mercoledì da Renzi, durante la conferenza stampa di presentazione del jobs act anche se il premier lo ha già anticipato ieri sera da Fabio Fazio, a ‘Che tempo che fa’. Quello che si profila non è il primo incarico ‘politico’ per Cantone: il 18 giugno 2013 l’allora presidente del Consiglio, Enrico Letta, lo aveva nominato componente della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata.