Legge elettorale, scontro su quote rosa. Boldrini: Prevalga responsabilità

Roma, 6 mar. (LaPresse) – Impasse per la legge elettorale sulla questione della parità di genere: la maggioranza non ha ancora trovato la quadra sugli emendamenti relativi alle quote rosa e si accende lo scontro tra il Pd e Forza Italia. Un ‘pressing’, quello per garantire l’alternanza uomo-donna nelle liste elettorali, portato avanti da 50 senatori e senatrici dem, che hanno lanciato un appello per trovare un accordo alla luce del fatto che gli emendamenti sul tema sono stati accantonati durante l’esame della legge elettorale nell’aula della Camera. “E’ inaccettabile – si legge nel testo dell’appello – che una questione che riguarda da vicino la democrazia nel nostro Paese venga ritenuta marginale dal Parlamento ‘piu’ femminile’ della storia d’Italia’”.

Una campagna sostenuta dal partito anche a Montecitorio e che ha trovato subito terreno fertile per la nascita di un fronte bipartisan a sostegno della causa. Un fronte, tuttavia, dal quale si è dissociato Forza Italia: Daniela Santanchè dice no all’emendamento sulle quote rosa perchè, afferma, “non voglio più portare altre donne in pasto agli uomini”. “Lo sappiamo tutte, ma dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo: nei partiti le liste elettorali vengono decise e predisposte dagli uomini”, aggiunge la deputata azzurra. “E la stessa regola – prosegue – vale per le donne che nei governi fanno i ministri: sono sempre scelte da uomini”.

Parole che non sono piaciute alla senatrice del Pd, Monica Cirinnà: “La visione distorta della rappresentanza di genere dell’onorevole Santanchè – dichiara in una nota – nasce dal fatto che lei milita in un partito nel quale molte si autodefiniscono le amazzoni di Silvio e, quindi, la visione padronale e proprietaria fa parte di un meccanismo perverso che per fortuna non appartiene a nessuna donna del centrosinistra”. Cirinnà ha lanciato un appello alle deputate e alle senatrici di Forza Italia affinchè non accolgano l’appello della Santanchè e anche il Nuovo centrodestra, attraverso Dorina Bianchi, ha sottolineato il suo dispiacere per la “resa” della “battagliera” collega di Fi.

A dare supporto alla causa della parità di genere anche la presidente della Camera, Laura Boldrini: “Faccio appello a tutte le forze politiche, a deputati e deputate – ha dichiarato – perchè prevalga il senso di responsabilità e le richieste avanzate in questo senso vengano prese in considerazione”. “Il rispetto della parità di genere – ha aggiunto – è una causa che riguarda tutti e che si deve tradurre in azioni concrete”.

Resta ancora in bilico, dunque, la possibilità di introdurre la parità di genere nell’Italicum e il portavoce della segreteria del Pd, Lorenzo Guerini, non ha lasciato spazio a interpretazioni: “Confidiamo – ha detto – di arrivare a una conclusione positiva, ma è chiaro che ci dovrà essere il consenso di tutte le forze che hanno sottoscritto l’accordo, quindi anche di Forza Italia”.