Roma, 1 mar. (LaPresse) – “L’Italia deve adempiere ai propri obblighi, dobbiamo tenere in ordine i conti non perchè ce lo chiedono le istituzioni ma per i nostri figli. I conti a posto non sono una richiesta di qualcuno fuori ma un impegno verso le nuove generazione”. Così il segretario del Pd, Matteo Renzi, nel corso del suo intervento al congresso del Pse in corso al palazzo dell’Eur di Roma. “In un momento terribile di spread non economico ma per la vita dei cittadini – ha aggiunto – noi dobbiamo fare in modo che il piccolo artigiano non veda l’Europa come il problema ma come la soluzione dei problemi, come l’Europa dei cittadini e non dei burocrati. Questo è il nostro obiettivo”.
Renzi ha iniziato il suo discorso in inglese, ha proseguito in francese ed è poi passato all’italiano. “E’ un giorno molto importante per il Partito socialista europeo”, ha detto in apertura del suo intervento, ricordando poi che il suo “primo pensiero” va a “Perluigi Bersani, Piero Fassino e Massimo D’Alema e a tutti gli altri leader del Partito democratico che mi hanno preceduto”.
“Io credo – ha proseguito il segretario democratico – che la più grande scommessa che dobbiamo vincere è quella dell’educazione e l’attenzione verso la scuola, dove si costruisce la condizione dell’Europa economica. Se questo avverrà il Pd sarà orgoglioso di far parte di un cammino economico comune”.