Roma, 16 feb. (LaPresse) – “Il mio lavoro è finito. Ho voluto imprimere rapidità alle consultazioni proprio perché ci sia spazio e serenità per chi avrà incarico di formare il governo, che avrà bisogno di tutto il tempo necessario per le consultazioni e le intese”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine delle consultazioni ieri sera per la formazioni del nuovo governo.
“E’ stata una giornata per me interessante, ricca di stimoli e indicazioni che è mio compito trasmettere a chi dovrà lavorare alla formazione del nuovo governo”, ha aggiunto Napolitano. “Queste consultazioni hanno avuto un ritmo intenso e non hanno avuto nulla di rituale o formale”, ha affermato l’inquilino del Quirinale.
Il Presidente Napolitano, ha chiuso così ieri sera le consultazioni lampo per la formazione del nuovo governo, e non ha designato il premier e ha rimandato tutto molto probabilmente a domani, prendendosi una pausa di riflessione
Nelle precedenti consultazioni l’inquilino del Quirinale ha lasciato passare solo una notte per poi sciogliere la riserva, ma questa volta la settimana ricca di stravolgimenti politici e colpi di scena, potrebbe portare Napolitano ad attendere qualche ora in più. Il quadro è chiaro, almeno per quanto riguarda le dichiarazioni dei singoli gruppi saliti al Colle oggi.
Fondamentale il confronto con Ncd durato circa un’ora ieri. Alfano non ha fatto mistero che “non vi sono le condizioni per chiudere un accordo di governo in 48 ore. In quattro e quattr’otto non ce la si può fare se si vogliono fare cose grandi”. E senza l’appoggio del Nuovo centrodestra la maggioranza relativa di cui ha bisogno Mattei Renzi non avrebbe ragione di esistere. Il vicepremier guarda ai contenuti e alla compagine di governo che non devono essere troppo spostati a sinistra. La pausa più lunga di Napolitano potrebbe quindi essere interpretata come un messaggio al sindaco di Firenze: più che ai ministri si pensi a costruire una maggioranza solida. Una giornata quella di ieri, ha sottolineato Napolitano “interessante, ricca di stimoli e indirizzo ed è mio compito trasmetterli a chi avra’ l’incarico di formare il nuovo governo”. E chissà se queste parole non vogliamo celare un ulteriore incontro oggi con Renzi prima di ufficializzare l’incarico.