Roma, 16 feb. (LaPresse) – “Berlusconi in questi anni si è circondato da troppi inutili idioti”. Così Angelino Alfano, leader di Ncd, alimenta le polemiche con Fi dopo l’intervento di Silvio Berlusconi in Sardegna, che lo aveva definito “un utile idiota della sinistra”. “A ottobre – ha aggiunto Alfano – abbiamo salvato il Paese dalla irresponsabilità di Fi che aveva deciso di fare cader il governo di Letta e bloccare il processo di ammodermanento istituzionale partito sotto Quagliariello. Allora di fronte al tradimento di Fi, che hanno tradito l’Italia, immaginando che l’Italia fosse l’ ultimo valore, noi siamo rimasti fedeli all’Italia risparmiando una grande crisi e la fine del percorso delle riforme. Ci siamo opposti al tradimento di Fi a ottobre-novembre verso il nostro Paese”. E poi ha rincarato la dose, sempre riferendosi all’intervento di Berlusconi dalla Sardegna. “Fi era al 38% ora al 22% a forza di trattare male. Per la prima volta – ha spiegato – ci siamo sentiti davvero distanti da Forza Italia, dal suo modo di concepire la politica e dalla violenza nel trattare” chi vuole costruire il nuovo centrodestra”.
Alfano, nel suo comizio, si è rivolto anche al segretario del Pd. “Matteo Renzi si guardi alla sua sinistra. I freni possono solo arrivare da lì. Noi vogliamo un’accelerazione sulle riforme. Abbiamo chiesto altri due giorni, ma non per perdere tempo” per l’incarico per il nuovo governo “ma perché il giorno che si parte, si parta a bomba e si realizzino gli obiettivi che questa nuova ipotetica maggioranza deve realizzare”. E ribadendo la sua disponibilità ha aggiunto: “Anche per le riforme costituzionali Renzi sappia di avere un interlocutore iper-innovatore. Noi siamo pronti sul percorso delle riforme. Quindi noi ci siamo su tutta la linea a patto che nostri programmi vengano rispettati”.
Alfano ha concluso con un’altra bordata a Fi. “Noi siamo semplicemente decisivi. Se diciamo ‘no’ al governo, il governo non nasce. Questa per noi è una grande soddisfazione rispetto a chi voleva asfaltarci ma al contempo è una grande responsabilità perché non abbiamo la possibilità di sbagliare. Se andremo al governo dovremmo andarci con la certezza di avere un governo rivoluzionario. Se non ci andiamo dobbiamo spiegare che non lo abbiamo fatto per indisponibilità del Pd ad accogliere le nostre proposte”.