Torino, 11 feb. (LaPresse) – Il Consiglio di stato ha respinto il ricorso di Roberto Cota, governatore del Piemonte, e ha quindi confermato la sentenza del Tar che ha dichiarato nulle le regionali del 2010. La discussion era terminata poco prima delle 17 di oggi. Il Piemonte dovrà così tornare al voto. Duro il commento di Cota:”Ho potuto leggere il provvedimento del Consiglio di Stato soltanto adesso sul sito de ‘Il Fatto quotidiano’, non essendo stato ancora comunicato agli avvocati: e questo ha dell’incredibile. Si vuole interrompere il lavoro di una Giunta che in questi quattro anni ha rimesso in piedi e risanato il Piemonte. Questo è un affronto ai piemontesi, che hanno espresso il loro voto chiaramente, ed è un affronto ai principi basilari della democrazia. Un sistema che fa questo dopo quattro anni, quando non è mai stato in discussione il risultato delle elezioni, non è credibile. Non ci sono parole per raccontare quello che è successo: è la morte della democrazia. Si tratta dell’ultimo tassello di un disegno ben preciso della sinistra che vuole a tutti i costi il Piemonte, pur avendo perso le elezioni”. Festeggia la sfidante di Cota alle regionali del 2010, Mercedes Bresso: “Finalmente si mette la parola fine a un governo illegittimo. Ora più nulla può essere fatto per evitare il ritorno al voto. Il Piemonte ha bisogno di una legislatura legittimata e in grado di adoperarsi per risolvere i tanti problemi della regione. Con oggi voltiamo pagina – conclude – con una maggioranza fatta di scandali e incapacità”. Di tutt’altra opinione il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini: “Che vergogna! In Piemonte non decidono i cittadini, ma i giudici, i giornali e le banche torinesi. Arrendersi? Mai. Torneremo a vincere alla faccia dei poteri forti, che non hanno digerito i 30 milioni di euro di taglio annuo ai costi della politica regionale e il ripianamento dei buchi della sanità”.