Renzi: Vogliono un nuovo governo? Lo dicano

Roma, 9 feb. (LaPresse) – “Vogliono fare un altro governo? Lo dicano. Se uno ritiene che il governo Letta sia debole, lo dica. Io su questo tema non metto bocca”. Lo ha detto Matteo Renzi in un colloquio riportato da ‘La Repubblica’, avuto quanto il segretario del Pd si trovava all’aeroporto di Elmas, dopo il suo intervento di ieri a Cagliari.

E sull’annuncio fatto da Enrico Letta da Sochi su un suo imminente colloquio con Giorgio Napolitano, Renzi commenta: “Letta dica quello che deve dire, lo ascolteremo. Il tema per me è molto semplice. Se il governo mantiene gli impegni che si è preso, con un programma di 18 mesi, ha altri otto mesi davanti e noi collaboriamo. Cosa vogliono da noi? E’ una situazione kafkiana, davvero. Sia chiaro, io non ho paura delle elezioni. Le ho sempre fatte. Qualcuna l’ho vinta, una l’ho persa. Se l’obiettivo è quello di fare un governo nuovo, che duri di più, che lo dicessero”.

“Ma da me, che vogliono? – ha proseguito il sindaco di Firenze, a proposito dello scarso sostegno di parte del Pd dimostrato a Letta – Non ho aperto io questa discussione. Ho preso atto che una parte significativa degli alleati della coalizione e del Pd, dice: va tutto bene però, eh, che facciamo? Hanno paura di me, come dice qualcuno? Ma un Paese che deve affrontare la crisi non può aver paura di Renzi. Mi dicano una cosa, una sola cosa, che io ho fatto per mettere i bastoni tra le ruote al governo. Mi citino una sola critica ai ministri. Quando Letta ha posto la fiducia anche su ministri un po’ così, come la Cancellieri, il Pd c’era. Lo so che in Parlamento c’è chi vuole arrivare al 2018. Ma lo dica, invece di chiamare in causa me”.

“Guardi, abbiamo davanti a noi tre schemi – spiega successivamente Renzi, fermo al gate per ritornare a Firenze perché non trova la carte d’identità – Il primo è quello di andare avanti con il governo Letta, che dura 18 mesi. Seconda soluzione: si va alle elezioni, o col Consultellum o con l’Italicum. Terza ipotesi, la legislatura va avanti fino al 2018 con un progetto totalmente diverso: in quel caso si tratterebbe di fare non la riforma elettorale, ma la riforma dell’Italia. Può essere un governo Letta o un governo con qualsiasi nome. Il problema vero è: Letta ha proposto lo schema dei 18 mesi. Se vuol cambiare, lo dica. Prima di ragionare dei nomi, ragioniamo degli schemi. Io sono sullo schema A: Letta per 18 mesi. Vogliono cambiare schema, e passare allo schema B? Allora io sono per le elezioni. Vogliono andare sullo schema C, che è quello che io preferisco meno? Bene, però qualcuno lo dica. Basta con questo giochino di dire che Renzi vuole andare a Palazzo Chigi. Non hanno capito un tubo”.