M5S, dopo Boldrini attacco a Bignardi per la sua relazione con il figlio di Adriano Sofri

Roma, 3 feb. (LaPresse) – Prima la presidente della Camera, Laura Boldrini, poi Corrado Augias e Fabio Fazio e, oggi, la giornalista Daria Bignardi e il marito Luca Sofri, figlio di Adriano Sofri, condannato come mandante dell’omicidio di Luigi Calabresi. Il Movimento 5 Stelle non risparmia nessuno e si allunga lista quotidiana di personalità del mondo della politica, dell’informazione e delle istituzioni da condannare pubblicamente.

A infiammare gli animi – e a far prendere le distanze dai toni dei responsabili della comunicazione del Movimento da parte di alcuni senatori pentastellati – è stato un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo da Rocco Casalino. Il 42enne, ingegnere, originario di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, ha scritto una lettera aperta a Daria Bignardi, che nella scorsa puntata di ‘Le invasioni barbariche’ ha intervistato Alessandro Di Battista, uno degli esponenti pià in vista del M5S. I toni non sono certo accomodanti: “Cara Daria Bignardi – scrive Casalino – ti propongo questa riflessione sulla trasmissione di venerdì sera. Come sarebbe per te se ti invitassi a una trasmissione tv e le domande fossero: come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassino? Come è l’aver sposato il figlio di un assassino? E se insistessi su questa domanda come hai fatto tu per il padre ex fascista di Di Battista?”.

Durante l’intervista, la giornalista di La7, per Casalino (che fu tra i concorrenti della prima edizione del ‘Grande Fratello’, condotta proprio da Bignardi, ndr), avrebbe insistito troppo nel ricordare all’esponente grillino i trascorsi del padre, in passato un simpatizzante dei partiti neofascisti (ma che ora “vota M5S”, precisa il responsabile della comunicazione del Movimento). Da qui l’attacco personale a Bignardi, moglie di Luca Sofri, da cui ha avuto una bambina, Emilia. “E se – prosegue il post – dopo aver avuto te ospite invitassi uno scrittore che invece di parlare del suo libro raccontasse di cosa è stato Lotta Continua e di cosa pensa di te? E se questo scrittore utilizzasse il suo tempo non per parlare del suo libro ma per denigrare te che, oltretutto, saresti impossibilitata a difenderti? Tu penseresti che io sia stato corretto come conduttore o penseresti che questo invito sia stato una trappola ben orchestrata per far prevalere una idea e una tattica precostituita?”.

QUATTRO SENATORI PRENDONO LE DISTANZE. Il post di Casalino rischia di diventare la classica goccia che fa traboccare il vaso. Poco dopo la pubblicazione della lettera aperta a Bignardi, quattro senatori pentastellati, Luis Orellana, Lara Bignami, Monica Casaletto e Lorenzo Battista, hanno preso le distanze dai toni e da certi contenuti, invitando chi si occupa della comunicazione del M5S a essere “maggiormente responsabili e consapevoli dei contenuti pubblicati e del loro inquadramento professionale”. I contenuti del blog di Grillo, dicono, “non sono redatti con il consenso o la partecipazione di chi rappresenta democraticamente il paese” e “il confronto con l’avversario e il rispetto per le istituzioni devono essere valori imprescindibili della vita politica. Stigmatizziamo con fermezza ogni forma di violenza e di aggressione sia verbale che fisica”.

BOLDRINI: IN CORSO PESTAGGIO MEDIATICO. La presidente della Camera, Laura Boldrini, vittima nei giorni scorsi degli attacchi personali pubblicati sul blog di Grillo, è tornata sull’accaduto e lo ha fatto a margine di un incontro con gli studenti del liceo ‘Terenzo Mamiani’ a Roma. “Voglio dare la mia solidarietà a Bignardi Augias e Fazio – dice – perché è in corso un pestaggio mediatico nei loro confronti. La rete è una grande opportunità e uno spazio bellissimo ma non può essere usata in questo modo violento”.