Legge elettorale, sfida nel Pd sulle preferenze: domani emendamenti

Roma, 26 gen. (LaPresse) – Si giocherà nel tardo pomeriggio di oggi la sfida tutta interna del Partito democratico sul testo base della legge elettorale, il cosiddetto Italicum, adottato venerdì dalla commissione Affari costituzionali. I componenti democratici si riuniranno alle 16 in via Sant’Andrea delle Fratte per mettere a punto le proposte di modifica al testo, i cui emendamenti arriveranno in aula alla Camera già domani.

Sul tavolo del Pd ci saranno diversi nodi da sciogliere, tra cui quelli delle liste bloccate, del premio di maggioranza, della soglia di sbarramento e gli accorgimenti per favorire il rispetto della parità di genere. “L’intendimento – ha spiegato il deputato del Pd Andrea Giorgis – è quello di presentare emendamenti del gruppo”. Per ora l’unica certezza pare essere quella relativa alle tabelle che definiscono i collegi per la Camera dei deputati. Il Pd, infatti, presenterà un emendamento “per stralciarle” e chiedere che sia il governo a definirle. Nel testo base, infatti, compaiono proprio le tabelle con la composizione di 150 collegi.

Intanto continua la battaglia sulle preferenze. Se da Ncd, M5S, Scelta civica e Lega Nord arriva un deciso ‘no’ alle liste bloccate, il Pd è invece spaccato. Renzi ha spiegato di essere un sostenitore delle preferenze ma di avere trovato un’ostilità tale da parte di Forza Italia su questo punto da aver preferito cedere per non far saltare tutto. Parte del Partito democratico non è d’accordo con questa concessione, ma con Renzi si è schierato Dario Franceschini che venerdì ha precisato: “Vedo che le preferenze sono diventate improvvisamente popolarissime ma io, che ho iniziato a prenderle, e molte, a vent’anni, sento il dovere morale di dire che oggi sarebbe un errore enorme reintrodurle. Non soltanto perché farebbero quasi certamente saltare l’intesa raggiunta ma molto di più per i danni al sistema politico e alla sua trasparenza”.