Roma, 20 gen. (LaPresse) – “La scomparsa di Claudio Abbado è motivo di forte commozione e dolore per me personalmente e di profondo cordoglio per l’Italia e per la cultura. Egli ha affrontato fino all’ultimo con straordinaria forza di volontà gli assalti del male che già lo aveva duramente colpito numerosi anni fa e che si era da qualche mese ripresentato nelle forme più aggressive e fatali”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la notizia della morte del maestro Claudio Abbado.
“Rendo omaggio – scrive il capo dello Stato in una nota – non solo da amico e ammiratore di antica data, ma da rappresentante della collettività nazionale e delle istituzioni repubblicane, all’uomo che ha onorato in Europa e nel mondo la grande tradizione musicale del nostro paese, contribuendo in pari tempo con il suo eccezionale talento e la sua profonda sensibilità civile all’apertura di nuove strade per un più ricco sviluppo dei rapporti tra cultura e società. Di qui le motivazioni per il riconoscimento tributatogli con la nomina di Senatore a vita”.
“Restano – aggiunge – non solo le tracce durature della sua altissima qualità di interprete rigoroso e creativo, ma l’eredità delle orchestre che egli ha saputo costruire valorizzando intere schiere di giovani musicisti. “In questo spirito – aggiunge Napolitano – Claudio Abbado sarà ricordato dagli italiani e da quanti lo hanno conosciuto ascoltandolo in tutto il mondo. Ed è appunto ai giovani da lui educati e indirizzati al successo – conclude – così come ai figli e a tutti i famigliari e i più stretti amici, che esprimo la mia vicinanza affettiva e morale”.