Incontro Renzi-Cavaliere: Profonda sintonia Letta apre, Alfano attacca

Roma, 18 gen. (LaPresse) – Due ore e mezza di vertice nella sede del Pd al Nazareno. Una giornata segnata dall’attesa dell’esito dell’incontro fra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Alle 18.30 il Cavaliere lascia le ‘mura nemiche’ e vola a Palazzo Grazioli dove si riunisce con i suoi storici consiglieri Denis Verdini e Gianni Letta. Il primo a parlare dopo l’incontro è il sindaco di Firenze. Una conferenza stampa lampo per non perdere il treno, ma sufficiente per sottolineare che con Berlusconi e Forza Italia c’è “una profonda sintonia” su almeno tre temi: la riforma del titolo V della Costituzione, la trasformazione del Senato e la legge elettorale. E proprio sul superamento del Porcellum, secondo Renzi, oggi è stato fatto “un passo avanti serio e significativo per la governabilità”. Il testo, precisa il segretario del Pd, arriverà lunedì alle 16 in direzione dove verrà votato.

Non si fa attendere la reazione di Silvio Berlusconi che affida ad un videomessaggio il suo commento sull’incontro, quasi una fotocopia di quello di Renzi: accordo sulle riforme, che Forza Italia voterà in Parlamento nonostante restino le critiche all’azione dell’esecutivo di Enrico Letta. Berlusconi è soddisfatto soprattutto dal “cambiamento di rotta” del Pd, visto che l’accordo con Renzi “prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello scenario politico”.

I grandi outsider dell’incontro sono due: il premier Enrico Letta e l’ex delfino di Berlusconi Angelino Alfano, leader di Ncd. Dal presidente del Consiglio arriva un’apertura nei confronti dell’incontro a due di oggi, giudicato, secondo fonti di Palazzo Chigi, un passo “nella buona direzione” per “una riforma costituzionale e della legge elettorale che tenga insieme le forze della maggioranza e i principali partiti dell’opposizione”. Per Letta è infatti fondamentale arrivare ad avere una nuova legge elettorale prima delle elezioni europee.

Più duro Alfano che da Pesaro sottolinea come è impossibile indurre Ncd a “tornare all’ovile” per legge: “Noi – scrive su Twitter – non torniamo indietro! Per noi la scelta è compiuta”. E conclude: “La legge elettorale senza di noi non possono farla. Si scordino di farla senza di noi, si scordino di farla contro di noi”.