Legge elettorale, Renzi in sede Pd. Si attende arrivo di Berlusconi

Roma, 18 gen. (LaPresse) – Matteo Renzi è arrivato a piedi nella sede del Pd a largo del Nazareno. Circondato da telecamere e giornalisti, ha dribblato qualsiasi domanda e con la mano ha anche cercato di pararsi il viso. In cappotto scuro ha fatto il suo ingresso più di un’ora prima dell’incontro che avrà con Silvio Berlusconi alle 16. Davanti al portone spunta un’imponente servizio d’ordine del partito. Una decina di uomini in vestito scuro e muniti di auricolare presidiano l’ingresso principale da dove verosimilmente farà il suo ingresso il Cavaliere. Davanti a loro un cordone di polizia circondato da telecamere.

BLINDATI IN PIAZZA. Si può passare solo mostrando il tesserino da giornalisti. Largo del Nazareno è chiuso dai blindati. Chiusa via del Nazareno, come via del Bufalo e via Sant’Andrea delle Fratte. Solo telecamere e giornalisti e turisti che si guardano intorno circospetti e curiosi chiedendo in giro cosa stia accadendo. Fra un po’ verranno fatti sgomberare anche loro. Il portone dell’edificio è aperto e, a parte la ressa mediatica, la situazione è tranquilla. Cresce l’attesa e contemporaneamente il dispiegamento delle forze dell’ordine.

LA FOTO DI FIDEL CASTRO E CHE GUEVARA. Ernesto Che Guevera chinato su una mazza da golf mentre tenta un colpo in buca. Dietro di lui, Fidel Castro guarda il prato e sorride. E’ sotto questa immagine, che ovviamente non è l’originale, scattata dal fotografo Alberto Korda, che oggi pomeriggio si incontreranno Berlusconi e Renzi. Korda è stato il fotografo ufficiale di Fidel Castro: consegnò alla storia della protesta politica (ma anche a quella dell’arte e del marketing) l’icona dell’eroe della canzone ‘Hasta siempre’. Oggi il Cavaliere siederà sotto questa immagine e a sua volta lui stesso diventerà icona dei tempi che cambiano.

ACCORDO SU LEGGE ELETTORALE. Durante il faccia a faccia i due leader cercheranno di trovare un accordo sulla legge elettorale. A vigiliare sull’incontro sarà, dal lato azzurro, Gianni Letta, da quello democratico Lorenzo Guerini. L’obiettivo, ha detto Renzi ospite di Daria Bignardi a ‘Le invasioni barbariche’, è quello di fare insieme “le regole per evitare di fare insieme i governi”. Un accordo, quindi, che porti a una legge elettorale capace di scongiurare nuove larghe intese.

“Berlusconi non è uno dei tanti, non prendiamoci in giro – ha spiegato il segretario – Non ho paure delle mie idee. Per 20 anni la sinistra è stata subalterna culturalmente a Berlusconi. Io, nel rispetto totale che ho, penso che ci siano 7-8 milioni di italiani che continuano a votare Fi e Berlusconi, ma è un problema che riguarda chi lo sceglie. Le riforme elettorali di fanno con chi rappresenta i partiti”.

“Questa legislatura – ha detto ancora Renzi – ha segnato il fallimento della riforma costituzionale, dell’elezione del presidente della Repubblica, l’arrivo delle larghe intese poi diventate medie e ora striminzite perchè non siamo riusciti a fare il governo. E’ ora di fare cose concrete”. “A me – ha aggiunto a fine intervista – hanno insegnato ‘male non fare, paura non avere’. Sto facendo una cosa trasparente per dare all’Italia una politica più civile. Voglio fare le regole con Berlusconi, proprio per non fare più un governo con Berlusconi”.