Scontro su unioni civili, Renzi: Alfano ha azzerato fondi a famiglia

Firenze, 4 gen. (LaPresse) – Una segreteria durata 5 ore quella del Pd a Firenze e svoltasi nella sede del comitato elettorale del segretario del partito Matteo Renzi (e della sua fondazione). Un debutto quello fiorentino, destinato ad avere un seguito, perché Renzi annuncia che la segreteria del Pd diventerà un appuntamento itinerante. “La faremo anche in altre città – anticipa il sindaco di Firenze e leader del Pd – andremo dove si vota alle prossime elezioni amministrative. Ci sono 27 capoluoghi che voteranno il 25 di maggio. Sarà naturale riunire la segreteria anche in altri luoghi”. Al termine della segreteria, in conferenza stampa, il rottamatore arrivato alla guida del Pd fa sapere che per la legge elettorale la prossima settimana sarà decisiva: “Tiriamo su la rete e tentiamo di chiudere”. Poco più di un’ora e mezza dopo la fine della conferenza stampa arrivano però le dimissioni del sottosegretario all’Economia Stefano Fassina, esponente del Pd. “Fassina chi?”: così il segretario del Pd, Matteo Renzi, interrompendo la domanda di un giornalista che gli chiedeva proprio oggi di un eventuale rimpasto del governo Letta sollecitato varie volte da Fassina stesso.

Al vertice del Pd a Firenze di oggi si è “discusso a 360 gradi di tutto, dalla scuola alle infrastrutture. Il punto centrale è la legge elettorale. In questi tre giorni si sono fatti passi avanti che non si erano fatti in tre anni”. Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa successiva alla segreteria del partito a Firenze.

In atto una trattativa sulla legge elettorale con Berlusconi?. “Questa parola non mi appartiene, noi abbiamo messo” sul tavolo “3 modelli diversi, che sono tre modelli e che si possono modificare ma non spezzettare con un collage, se no non si fa la riforma elettorale”. “Non è una trattativa – sottolinea Renzi – ma il Pd che dice ci sono 3 ipotesi diverse e dice a Fi cosa pensate voi? Al momento Fi non ha espresso la sua posizione, io aspetto che la dica. Aspettiamo cosa il 7 gennaio dice Fi, visto che in quel giorno devono decidere”. “Fi in termini di posizione politica è un interlocutore importante”, aggiunge Renzi.

“Le coppie dello stesso sesso devono avere diritti degni di un Paese civile”, ha detto il segretario del Pd. “Mi scappa da sorridere – ha continuato -. Sono stato accusato di essere il più prudente su questo tema nel partito ma ora nella rappresentazione iconografica del noto statista Giovanardi sono diventato il pericolo pubblico numero uno”. “Trovo discutibile – ha continuato – contestare un provvedimento sulle unioni civili non sulla base del fatto che uno non le condivida, ma mettendo contro la famiglia. Vogliamo vedere cosa hanno fatto i governi di cui hanno fatto parte Alfano e Giovanardi sul tema? Hanno azzerato il fondo per la famiglia. Allora se la famiglia è una cosa seria, e io credo di sì, segnalo che bisogna essere coerenti”.

“Si parte dalle primarie, il Pd parte dalle proposte di legge che c’erano alle primarie sul tema delle unioni fra omosessuali. Nella civil partnership alla tedesca non sono previste le adozioni, dire che c’è fuga in avanti è un tentativo di cambiare il tema della discussione. Chi pone il tema delle unioni civili sta cercando di non affrontare la risposta fra una settimana sulla legge elettorale. Noi non ci siano dimenticati che fra una settimana attendiamo una risposta sulla riforma elettorale”. “Se su tutte le cose che abbiamo proposto l’unico problema per Alfano sono le unioni civili vuol dire che abbiamo fatto un passo avanti, direi che ci è andata di lusso”.

“L’economia ha ripreso a correre. Per i dati dello spread bisogna ringraziare i governi che si sono succeduti, Monti e Letta, ma anche Mario Draghi. Il merito fondamentale è di quel condottiero che si chiama Mario Draghi, che ha aiutato l’Europa a uscire da una crisi notevolissima”, ha detto Renzi.

A cosa è disposto a rinunciare il Pd per giungere a una mediazione? “Nessuno mette in discussione l’esistenza del governo, anzi. Nessuno sta cercando di mettere in difficoltà il governo. A mettere invece in difficoltà il governo è chi chiede all’esecutivo di stare fermo: il Pd si occupa di risolvere i problemi degli italiani, chiaro?”.

“Si sappia che noi non ci stiamo a perdere tempo. Non abbiamo rottamato i leader del Pd per prendere la linea da leader come Giovanardi e Formigoni delle secondo file dei partiti degli altri. Noi non siamo nei palazzi romani ma fra la gente. Che loro tirino fuori le loro proposte e noi siamo disponibili a confrontarci, purché si faccia veloce, qui non è in ballo il destino di un segretario ma del Paese. E con il destino dell’Italia non si scherza”.

“Entro la direzione del 16 gennaio intavoleremo una discussione sul lavoro con un sommario documento aperto al contributo di chi vottà partecipare”, ha annunciato il segretario del Pd. “Sono molto soddisfatto -prosegue – della discussione sul lavoro che abbiamo avuto oggi”.

“Se vale il principio che in Parlamento ci sono degli abusivi, i primi abusivi sono i suoi”, ha detto Renzi, rispondendo al leader M5S Beppe Grillo sul fatto che dopo la sentenza della Corte costituzionale sulla legge elettorale il Parlamento sarebbe delegittimato. “Se sono così convinti – rilancia Renzi – che sono tutti abusivi diano il buon esempio”.

“Nei prossimi giorni noi con i circoli e la direzione e la segreteria del Pd vogliamo mettere online non solo ogni tipo di centesimo che spendiamo come partito, ma anche come Pubblica amministrazione: nelle prossime settimane, si affronterà anche il tema del bilancio del partito”. Così Renzi risponde a un giornalista che gli pone una domanda sui conti del Partito democratico, dopo avere invitato il cronista, che insisteva sul tema, a chiedere a Bonifazi, esponente del Pd.