Roma, 18 dic. (LaPresse) – “Chi fa la legge elettorale a maggioranza sbaglia. Poi se non ci sono alternative si fa a maggioranza”. Così il segretario del Pd Matteo Renzi intervenendo alla presentazione del libro di Bruno Vespa ‘Sale, zucchero e caffè’ – alla quale era presente anche il vicepremier Angelino Alfano – rispondendo alla domanda sulle trattative in corso con Fi per la riforma del Porcellum. L’impegno è quello di fare, ha aggiunto, “una legge che sia la più condivisa possibile, da Fratelli d’Italia a Sel, passando per Fi, Ncd, il Pd, la Lega e Scelta civica”.
“Noi – ha aggiunto – la legge elettorale dobbiamo farla subito senza dire che se si fa la legge elettorale si va a votare. Per me il Governo può durare fino al 2018 ma se non facciamo la legge elettorale ci vengono a prendere”.
“Accettate l’idea che il Senato possa diventare l’autonomia delle Regioni, a zero euro, senza funzione elettiva, con sindaci e presidenti di Regione?”, è stata poi la sfida di Renzi lanciata ad Alfano. “State assistendo al negoziato in diretta – ha replicato Alfano – Sono a favore della riforma del Senato, intendiamoci su tutto e ci intendiamo anche sul Senato”.
“Se abolisci la figura del Senato elettivo vai da cittadini e dici loro che hai ridotto di un terzo il numero dei parlamentari”, lo ha interrotto il segretario Pd. “Noi siamo dell’idea che il Senato debba diventare la Camera della regioni – ha ribattuto il leader Ncd – del punto se eleggere o meno dei senatori ne parleremo”. “Questa – ha concluso Alfano scherzando – è la più bella notizia per Enrico Letta”, perché la riforma assicurerebbe “lunga vita” al Governo.
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