Roma, 7 dic. (LaPresse) – Polemiche all’interno del Pd alla vigilia delle primarie per la scelta del segretario del partito. E’ Pippo civati, insieme al suo comitato, a scagliarsi contro l’avversario Gianni Cuperlo colpevole, a suo dire, di aver utilizzato i database del Pd per telefonare agli iscritti e invitare ad andare a votarlo domani. Da una verifica effettuata dal Comitato Civati, le telefonate arrivano da numeri col prefisso 070 appartenenti alla società di telem arketing di Cagliari Manca Srl.
Paolo Cosseddu, campaign manager di Civati, spiega in merito alla vicenda: “Dopo aver chiamato noi stessi il call center, abbiamo scoperto una situazione preoccupante. In base a quanto ci hanno raccontato i telefonisti stessi, non si tratta di dipendenti del call center, ma di militanti del Pd a cui la società Manca Srl ha concesso gratuitamente una parte delle sue postazioni telefoniche. I militanti confermano di aver effettuato migliaia di telefonate, e di aver ricevuto i numeri di telefono da Tore Corona, responsabile nazionale dell’anagrafe degli iscritti e tesseramento. Si tratta di una gravissima violazione delle norme sulla privacy: il Pd non può concedere i dati di migliaia di suoi elettori ad altri utilizzatori che non siano il partito stesso, e che questo sia avvenuto per opera del responsabile anagrafe è inaudito, Epifani intervenga e dimissioni il responsabile, immediatamente. Aggiungiamo inoltre che i volontari coinvolti, per loro stessa ammissione, non avevano assolutamente idea delle implicazioni legali di quanto è stato chiesto loro di fare dal comitato Cuperlo, comportamento questo ulteriormente irresponsabile. Infine, segnaliamo da stamattina nuove comunicazioni sospette, ad esempio a Bologna dove stanno giungendo sms firmati da una fantomatica Associazione SinistraxCuperlo. Peccato rovinare così le primarie e il lavoro di migliaia di volontari”. “Questa prassi – spiga una nota del Comitato – contrasta non solo con la legge sulla Privacy ma anche con lo statuto del Partito Democratico”.
Da una verifica del Comitato Civati i numeri con il prefisso 070, da cui da ieri migliaia di iscritti ed elettori democratici stanno ricevendo telefonate che invitano a votare Gianni Cuperlo, risultano appartenere a una società di telemarketing di Cagliari, la Manca Srl.
Paolo Cosseddu, campaign manager di Civati ha spiegato in merito alla vicenda: “Dopo aver chiamato noi stessi il call center, abbiamo scoperto una situazione preoccupante. In base a quanto ci hanno raccontato i telefonisti stessi, non si tratta di dipendenti del call center, ma di militanti del Pd a cui la società Manca Srl ha concesso gratuitamente una parte delle sue postazioni telefoniche. I militanti confermano di aver effettuato migliaia di telefonate, e di aver ricevuto i numeri di telefono da Tore Corona, responsabile nazionale dell’anagrafe degli iscritti e tesseramento. Si tratta di una gravissima violazione delle norme sulla privacy: il PD non può concedere i dati di migliaia di suoi elettori ad altri utilizzatori che non siano il partito stesso, e che questo sia avvenuto per opera del responsabile anagrafe è inaudito, Epifani intervenga e dimissioni il responsabile, immediatamente. Aggiungiamo inoltre che i volontari coinvolti, per loro stessa ammissione, non avevano assolutamente idea delle implicazioni legali di quanto è stato chiesto loro di fare dal comitato Cuperlo, comportamento questo ulteriormente irresponsabile. Infine, segnaliamo da stamattina nuove comunicazioni sospette, ad esempio a Bologna dove stanno giungendo sms firmati da una fantomatica Associazione SinistraxCuperlo. Peccato rovinare così le primarie e il lavoro di migliaia di volontari” Questa prassi contrasta non solo con la legge sulla Privacy ma anche con lo statuto del Partito Democratico.