Prato, Giovannini: Non abbassare la guardia su controlli

Roma, 3 dic. (LaPresse) – “Esprimo cordoglio per le famiglie. Questa tragedia ha sacrificato vita di 7 innocenti in un luogo di lavoro. Cose del genere non possono accadere in un Paese che tutela i lavoro e sono ulteriore dimostrazione di quali possano essere le conseguenze di condotte volte a negare tutele legali ai lavoratori. Simili episodi non possono e non debbono ripetersi”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, nell’informativa alla Camera sull’incendio della fabbrica di Prato.

“Non si può abbassare la guardia nell’opera di prevenzione e controllo sulla normativa di settore”, ha detto ancora Giovannini. A Prato, ha aggiunto il ministro, che è “un importante distretto tessile”, risulta difficile “l’operazione di controllo e prevenzione”. Giovannini ha poi spiegato che c’è una “programmazione a cadenza settimanale di interventi mirati e coordinati con gruppo interforze”.

Giovannini ha poi ricostruito quanto accaduto: “Per l’accertamento delle cause e delle responsabiltià dell’incidente di Prato è aperto un procedimento. All’interno della struttura adibita al confezionamento di tessuti è divampato un incendio per cause ancora in corso di accertamento. La struttura era usata anche come dimora del personale. C’erano locali adibiti a dormitori, risultati abusivi”. “Sono state tratte in salvo 4 persone – ha continuato Giovannini nella sua ricostruzione – Due di queste presentano grave ustioni e sintomi di intossicazioni. Le operazioni di spegnimento del fuoco sono andate avanti fino alla notte di domenica. Non ci sono elementi sufficienti per chiarire la causa dell’incendio. Nel sito produttivo non erano rispettate le norme di sicurezza”. “Occorre avviare una riflessione costruttiva”, ha concluso il ministro.

“Negli anni – ha affermato il ministro – le risorse all’attività ispettiva hanno subito dei tagli, nell’ambito più generale dei tagli alla spesa pubblica. Le risorse per le ispezioni non sono sufficienti. Non bisogna arretrare nel contrasto al lavoro irregolare – ha aggiunto il ministro -. Auspico che dal decreto legge Stabilità si sappiano amministrare le risorse per rendere più capillare e articolata sul territorio l’attivitrà ispettiva. Il Ministero sta sviluppando un sistema informativo complessivo” al riguardo.