Letta: Uscita da crisi è a portata di mano. Netanyhau: Grande impegno premier italiano

Roma, 2 dic. (LaPresse) – Hanno parlato di crisi, Iran, Siria e Libia Enrico Letta e il primo ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu, in occasione di un vertice intergovernativo fra i due Paesi. “L’uscita dalla crisi economica appare a portata di mano, ma la concretezza dei risultati deve essere portata a un livello maggiore di implementazione”, ha detto il premier Enrico Letta nel corso di una conferenza stampa congiunta al termine del vertice. “Dobbiamo alle nostri opinioni pubbliche e ai nostri cittadini delle risposte su temi concreti”, ha aggiunto.

“Siamo veramente lieti – ha annunciato Letta – che questo vertice intergovernativo avvenga oggi in una condizione in cui siamo riusciti, con grande successo, a firmare 12 accordi molto concreti, molto importanti, che dimostrano come la collaborazione tra Italia e Israele sia finalizzata a intenti, obiettivi, discussione e cose concrete”. Poi Letta ha parlato della situazione libica. “Voglio esprimere preoccupazione profonda per la situazione in Libia, una situazione che ci preoccupa perchè il Mediterraneo è un mare che ha bisogno di stabilità e di governi che si assumano responsabilità e questo non è il caso oggi della Libia”.

“Abbiamo parlato anche di Iran – ha annunciato il premier italiano -. Guardiamo con cautela, ma con fiducia, al processo diplomatico negoziale che ha preso il via a Ginevra e quindi incoraggiamo questo processo perchè vada all’obiettivo, cioè la denuclearizzazione sul piano militare”.

“Ho visto grande passione e grande impegno in Enrico Letta per migliorare la situazione e affrontare la crisi in Italia”, ha detto infine il primo ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu.