Roma, 27 nov. (LaPresse) – Il Senato approva la decadenza di Silvio Berlusconi. Nel corso di un tesa seduta a palazzo Madama, sono stati respinti nove ordini del giorno di segno opposto alla relazione della Giunta per le elezioni. Essendo tutti stati respinti, si intende approvata la relazione stessa, che prevede la mancata convalida dell’elezione di Berlusconi.
ZANDA (PD): “PRIMA VOLTA CHE RISPETTO LEGGI E’ DEFINITO COLPO DI STATO”. “E’ la prima volta in vita mia che sento definire ‘colpo di Stato’ il rigoroso rispetto delle leggi”, ha commentato il capogruppo Pd Luigi Zanda intervenendo in aula durante le dichiarazioni di voto. “Primo – ha sottolineato -: bisogna essere prudenti, evocare la piazza con toni forti è molto pericoloso per la democrazia. Secondo: gli insulti gratuiti e infimi al Presidente Napolitano sono una brutta pagina della nostra vicenda istituzionale. Sono errori seri e gravi, soprattutto perché hanno guastato un dibattito pubblico che per mille ragioni avrebbe dovuto avere un altro contenuto”.
BERNINI (FI): “OGGI E’ L’8 SETTEMBRE DELLE ISTITUZIONI”. “Consegnare Silvio Berlusconi a questa magistratura significa consegnare la sovranità popolare. Oggi non è il 25 aprile di liberazione dal nemico storico ma l’8 settembre delle istituzioni democratiche”, ha ribattuto la senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini.
SCHIFANI (NCD): “DECADENZA E’ STRAPPO ISTITUZIONI”. La decadenza di Berlusconi “è uno strappo di carattere istituzionale e costituzionale sulla trasparenza delle regole che sono state violate. E non ci stiamo. Le regole sono garanzie di un sistema e vanno applicate senza guardare il colore politico. La legge è uguale per tutti ma noi crediamo che l’articolo 3 non sia stata applicato nei confronti del cittadino Silvio Berlusconi”, ha detto Renato Schifani, ex capogruppo Pdl passato con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.
TAVERNA (M5S): “DELINQUENTE ABITUALE E RECIDIVO”. Berlusconi “è un delinquente abituale e recidivo” che “non è sceso in campo per il bene del Paese, come dice lui, ma per salvare le sue aziende” ed “era in Senato per architettare reati e incrementare il suo patrimonio”, è stato il commento della capogruppo M5S Paola Taverna. “Sentiremo molto la sua mancanza”, ha aggiunto ironicamente ricordando “lo 0,01% di presenze in aula” del Cavaliere. “Parliamo della decadenza di un senatore – ha sottolineato – che il suo mandato non lo ha nemmeno lontanamente svolto”.
STEFANI (LEGA): “NOI CONTRO LEGGE SEVERINO, SBAGLIATA LA RETROATTIVITA'”. “Il nostro è un voto di contrarietà alla legge Severino, legge sulla quale ci sono dei dubbi”, ha detto invece la senatrice leghista Erika Stefani. La decadenza, ha aggiunto, “è una sanzione afflittiva che non può applicarsi ad atti pregressi”.
DE PETRIS (SEL): “NESSUNA PERSECUZIONE”. Non c’è “nessuna persecuzione” nei confronti di Silvio Berlusconi “al limite una persecuzione contro la legalità”, è stata la risposta della senatrice di Sel Loredana De Petris. “Il berlusconismo – ha aggiunto De Petris – non decade con Berlusconi ma è l’eredità di questo lungo ventennio. Ora la sfida della politica è superarlo, mettendo in campo un cambiamento di cui il Paese ha disperatamente bisogno”.
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