Roma, 17 nov. (LaPresse) – “Non ci sarà nessuna manovra aggiuntiva, né dovremo studiare interventi supplementari”. Così il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni commenta, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, il giudizio preliminare della commissione Ue sulla legge di Stabilità. Saccomanni spiega che nel suo giudizio la commissione non tiene conto di alcune misure che sono già state prese, come il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. “È il debito – spiega il ministro – l’elemento di maggiore preoccupazione della Commissione europea, dopo la nostra uscita dalla procedura di deficit eccessivo”. Cosa fare per ridurlo? “Io – risponde Saccomanni – sono convinto che sia necessario anticipare al 2014 una parte maggiore dei risparmi della spending review affidata al commissario Cottarelli”. L’operazione “potrebbe ambire a un valore tra l’1 e il 2 per cento del Prodotto interno lordo, a regime nell’arco di un triennio”. Intanto domani si riunirà il comitato interministeriale per la revisione della spesa e Saccomanni si dice “fiducioso che avrà il coraggio di definire una terapia più incisiva sull’intero campo della spesa pubblica, già a partire dal 2014”.