Roma, 15 nov. (LaPresse) – E’ bufera sul governatore della Puglia, Nichi Vendola, per l’audio di una telefonata con Girolamo Archinà, ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’Ilva (oggi agli arresti domiciliari) pubblicato oggi sul sito del Fatto Quotidiano. L’intercettazione telefonica risale all’estate del 2010 e fa parte degli atti dell’inchiesta della procura di Taranto che accusa lo stesso Vendola di concussione in concorso con i vertici dell’Ilva.
“Sono molto colpito da una scena che ho visto ora – dice il governatore pugliese – i miei amici mi hanno fatto vedere una conferenza stampa e un’immagine…uno splendido scatto felino”. Vendola fa riferimento a un episodio accaduto nel 2009 – e ripreso dalle telecamere – quando lo stesso Archinà strappò il microfono dalle mani di un giornalista, il quale stava chiedendo ad Emilio Riva alcune risposte sulle morti per tumore avvenute a Taranto. “Non potevo riprendermi – dice Vendola al telefono, ridendo – ho visto una scena fantastica. Io e il mio capo di gabinetto siamo stati un quarto d’ora a ridere perché è una scena fantastica”. “No, ma poi quella faccia da provocatore, vabbé – continua il governatore riferendosi al cronista – per me che le ho fatte veramente le battaglie per la difesa della vita e della salute”.
“Siccome ho capito qual è la situazione – prosegue Vendola al telefono – mettiamo subito in agenda un incontro l’ingegnere. A volte non so come fare, perché mettendo la faccia mia si possono accendere ancora di più i fuochi”. “No, ero sicuro – risponde Archinà – soltanto che sta degenerando per colpe…”. “I vostri alleati principali in questo momento – commenta ancora il governatore pugliese – lo voglio dire, sono quelli della Fiom. Sono quelli più preoccupati, mi chiamano 25 volte al giorno”.
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