Roma, 13 nov. (LaPresse) – “Il tempo delle ipocrisie, delle parole dolci verso Silvio Berlusconi ma degli atti ostili nei suoi confronti, deve finire. Altrimenti il rischio non è che si voglia ‘guastare la festa’ al presidente Berlusconi, ma che si voglia ‘fargli la festa’. Mentre infatti l’onorevole Alfano descrive sul Corriere della Sera un quadro unitario, sereno, nel quale non sembrano esservi ombre (semplicemente perché il vicepremier sceglie di eludere i nodi di fondo), altri a lui vicini, contemporaneamente, si incaricano di chiarire lo scenario: Berlusconi deve di fatto mettersi da parte (al di là dei consueti omaggi formali); il Governo deve essere sostenuto ‘a prescindere’; il voto sulla decadenza, al di là di qualche lacrima di coccodrillo, non deve produrre conseguenze; quanto alla legge di stabilità, sarà quel che sarà”. Lo scrive in una nota il deputato del Pdl Raffaele Fitto che aggiunge: “E’ il momento di dire con assoluta chiarezza che noi riteniamo inaccettabile questo approccio. Non crediamo che Silvio Berlusconi debba mettersi da parte, perché è stato scelto (lui, non altri) da milioni di elettori; non crediamo che un partito serio possa mai permettersi di accucciarsi davanti a un esecutivo, rinunciando a posizioni chiare; non crediamo che il voto sulla decadenza possa essere considerato un evento scontato e quindi da subire come se nulla fosse; e non crediamo che si possa tradire il patto con i nostri elettori accettando il ritorno delle tasse sulla casa”.
“E, ancora, – spiega Fitto – riteniamo che sia ormai un vero e proprio ‘metodo buffo’ che si continui a parlare di ‘metodo Boffo’ da chi, da sempre, ha avuto solo onori, ruoli e trattamento in guanti bianchi. Nello stesso modo, consideriamo inaccettabile la sequenza di dichiarazioni del premier Letta, sempre senza risposta dei nostri ministri, verso Silvio Berlusconi. Così come è grave e sintomatico che non vi sia stata alcuna smentita alle battute e alle irrisioni che alcuni giornali hanno attribuito al ministro Saccomanni verso il nostro leader”. “E se un ‘metodo’ va quindi denunciato – conclude Fitto – è quello di chi, tra una riunione di corrente e l’assenza alle riunioni ufficiali di partito, vuole solo guadagnare tempo per realizzare un percorso alternativo rispetto a Silvio Berlusconi, ai nostri programmi e ai nostri elettori”.
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