Roma, 31 ott. (LaPresse) – Al termine di una serie di riunioni e incontri con i ‘falchi’ del Pdl/Forza Italia (e mentre prosegue la consultazione dei suo fedelissimi nel partito), Silvio Berlusconi avrebbe fatto giungere ad Angelino Alfano una serie di richieste ultimative per quanto riguarda le sorti del Pdl e la nascita di Forza Italia e, di riflesso, la sopravvivenza del governo Letta di cui Alfano è vicepremier. In particolare, Berlusconi ha chiesto ad Alfano di firmare (e dunque di accettare) la trasformazione del pdl in Forza Italia.

“Abbiamo sondato l’intero partito regione per regione: i due terzi del Pdl stanno con me e solo un terzo è pronto a seguiti in un’eventuale scissione”. Sarebbe questo uno dei regionamenti che, in serata, Silvio Berlusconi ha fatto giungere ad Angelino Alfano chiedendogli di firmare la nascita di Forza Italia e la cancellazione del Pdl.

Anticipare la nascita di Forza Italia a metà novembre invece che attuarla nella data indicata in precedenza e cioè l’8 dicembre (lo stesso giorno delle primarie per la segreteria nazionale del Pd). Sarebbe questa una delle condizioni poste a Silvio Berlusconi al vicepremier Angelino Alfano, chiedendogli anche si firmare la nascita di Forza Italia e la cancellazione del Pdl.

“Ho appreso con soddisfazione che il documento politico votato all’unanimità dall’ufficio di presidenza del Popolo della Libertà è già stato sottoscritto da una amplissima maggioranza dei componenti del nostro Consiglio Nazionale”. Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota l’indomani della decisione della Giunta del Senato a favore del voto palese sulla sua decadenza. “Mi auguro che, nell’interesse dell’unità del nostro movimento politico – aggiunge Berlusconi -, si possa raggiungere un’ancora più ampia condivisione di tale Documento, permettendo una rapida e positiva conclusione della dialettica che si è avviata in questi giorni verso il rilancio di Forza Italia e che ci consentirà di poter convocare il Consiglio Nazionale nel più breve tempo possibile. Tale auspicio di unità e di concordia del nostro movimento ci viene chiesto con forza anche dai nostri militanti e dai nostri elettori, che più di tutti desiderano un centrodestra ‘unito’ in grado di raggiungere la maggioranza nelle prossime elezioni e capace di dare risposte concrete alla grave crisi economica e sociale del nostro Paese”.

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