Roma, 29 ott. (LaPresse) – Il decreto sulla Pubblica amministrazione è legge. L’Aula del Senato, infatti, ha approvato il provvedimento con 174 voti a favore, 53 contrari e un astenuto. Il decreto prevede, tra le altre cose, la riduzione delle spese per auto di servizio e per le consulenze nella pubblica amministrazione e la revisione della spesa per il personale. Inoltre, sul tema del precariato, prevede che si potranno indire nuovi concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato esclusivamente in assenza di graduatorie vigenti, che rimarranno in vigore fino al 2016. In merito alla stabilizzazione del personale precario, la Camera dei deputati ha esteso fino al 31 dicembre 2016 il termine per bandire concorsi per assunzioni a tempo indeterminato di personale precario nelle pubbliche amministrazioni, nel limite massimo del 50 per cento delle risorse disponibili. E’ stata ampliata inoltre la possibilità per le pubbliche amministrazioni di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti che abbiano maturato almeno tre anni di servizio alle loro dipendenze.

“Oggi – ha commentato il ministro per la Pubblica amministrazione e Semplificazione, Giampiero D’Alia – abbiamo fatto un passo in avanti importante verso una Pa più giusta, meritocratica e trasparente”. “E’ un testo – spiega – che affronta con coraggio emergenze sociali non rinviabili. In una fase economica complicata e con poche risorse a disposizione, rispondiamo a due ingiustizie: quella dei contrattisti, ai migliori dei quali diamo una speranza di assunzione stabile attraverso selezioni riservate, e quella dei vincitori di concorso, verso cui lo Stato non ha onorato l’impegno preso di inserirli nelle amministrazioni”.

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