Roma, 29 ott. (LaPresse) – Dopo le apparizioni dei giorni scorsi alla Camera e al Senato, il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è comparso di nuovo a Palazzo Madama, dove ha seguito i lavori dell’aula, insieme ai componenti dello staff della comunicazione del M5S, Nicola Biondo, Claudio Messora e Rocco Casalino. Il comico genovese si è seduto sul loggione, area riservata ai visitatori. “Verremo più spesso a Roma – ha detto entrando al Senato – io e Casaleggio ci alterneremo. Lui sarà qui già la prossima settimana”. Dopo che l’aula ha bocciato la richiesta del M5S di calendarizzare al 5 novembre la data del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, Grillo ha raggiunto i parlamentari del Movimento e ha registrato un video, dal titolo #nessunsegreto, poi diffuso sul web.
“NAPOLITANO FIRMA LEGGI SENZA COPERTURA”. “Il nostro presidente della Repubblica – ha detto Grillo – firma delle leggi che non hanno copertura. Chiunque può fare una legge senza copertura finanziaria. Fanno le leggi con un paragrafino con scritto ‘Troveremo dopo…’. Non si può fare una legge senza copertura. Qui stiamo scavalcando la Costituzione, la moralità…è finito questo Paese in mano a questa gente. Dobbiamo mandarli a casa, il problema è che hanno case da tutte le parti”.
“AL SENATO MANCANO LA DIGNITA’ E L’ORGOGLIO”. In Senato, ha detto il leader pentastellato, “c’è tutto, ma manca la dignità, l’orgoglio, le cose delle persone fuori. E’ una seduta di psicoterapia”, la stessa ha poi scherzato, di cui ha detto di aver bisogno dopo avere assistito alla seduta in Senato. “Ora vado da uno psicoterapeuta – ha detto – per riprendere le mie facoltà mentali”.
“NOI NON VOGLIAMO LA TESTA DI NESSUNO”. Il leader del M5S è tornato anche a parlare di Silvio Berlusconi. “Nessuno di noi vuole la testa di nessuno – ha detto – ma qui ci giochiamo la testa del Paese in mezzo a questa gente che continua ad appellarsi al nulla”. “Voto palese o voto nascosto…quando li vedi che entrano in quella specie di vespasiano – ha proseguito riferendosi alle urne che si trovano in Parlamento – votano poi guardano sopra…”.
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