Rosi Bindi eletta presidente Antimafia, ma è polemica. Il Pdl: Si dimetta

Roma, 22 ott. (LaPresse) – Rosi Bindi è stata eletta presidente della commissione Antimafia con 25 voti a favore. Luigi Gaetti ha ottenuto 8 voti, due sono state le schede bianche e una nulla. Il Pdl non ha partecipato al voto per protesta contro il mancato accordo su un nome che non appartenesse ai due maggiori partiti che sostengono il Governo e ha annunciato che diserterà anche le sedute future della commissione. Bindi ha ottenuto i voti di Pd, Sel e Scelta civica. Prima del voto, i capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani avevano esplicitato le loro intenzioni, spiegando che il partito avrebbe disertato la seduta “dal momento che il Partito democratico intende imporre un proprio candidato usando solo la forza dei numeri e senza la necessaria condivisione per una scelta così importante”. Dopo l’elezione di Bindi, la polemica non si è fatta attendere.

BRUNETTA: DEVE DIMETTERSI. “Se avesse un minimo di senso delle istituzioni – commenta il capogruppo dei deputati del Pdl – l’onorevole Rosy Bindi si dovrebbe dimettere immediatamente dalla presidenza della Commissione parlamentare Antimafia: un ruolo così delicato non può essere appannaggio di una sola parte politica”. “Ci aspettiamo dal Pd e da Rosy Bindi un passo indietro – dice ancora l’ex ministro – un segno di distensione e di responsabilità”.

SCHIFANI: PD HA IGNORATO ALLEANZA GOVERNO. Per il presidente dei senatori del Pdl, “l’atto di forza compiuto oggi dal Pd in Commissione Antimafia si può sanare soltanto con le dimissioni dell’onorevole Rosy Bindi. Un organismo così importante e delicato non può avere un presidente eletto a colpi di maggioranza e ignorando l’alleanza che sostiene il governo”. “Di fronte ad un atto così grave e irresponsabile – spiega l’ex presidente del Senato – c’è una sola soluzione. E noi, come avevamo già preannunciato, non prenderemo parte ai lavori fino a quando il Pd non farà di tutto perché a questa situazione si ponga rimedio”.

GASPARRI: DA PD STRAPPO INACCETTABILE. Per il senatore Maurizio Gasparri si tratta di un “inaccettabile strappo del Pd pur di dare una poltrona a Rosy Bindi”.

BINDI: ORA SANARE QUESTA FRATTURA. La neo presidente della commissione Antimafia replica alle accuse spiegando che “il mio primo impegno sarà quello di cercare di superare questa fase di difficoltà. Spero che tutti gli eletti si adopereranno per sanare questa fattura”.