Monti: Avrei fatto accordo con Pdl, ma depurato. Imu? Si scrive Letta ma si legge Brunetta

Roma, 20 ott. (LaPresse) – “Io avrei fatto volentieri un accordo con il Pdl, depurato però”. Lo ha detto l’ex leader di Scelta Civica, Mario Monti, a in Mezz’ora su Rai Tre. Monti ha quindi confermato di riferirsi a Silvio Berlusconi, ma non solo. “Non è solo Berlusconi e non voglio fare lista di nomi”, ha specificato l’ex premier a Lucia Annunziata. “Queste sarebbero state le condizioni per fare un’alleanza con Pdl”.

IMU – “Si scrive Letta ma si legge Brunetta in politica economica soprattutto sull’Imu”. Monti lo ha detto a proposito dell’eccessiva influenza del Pdl sul governo Letta che rischia di appiattirsi sulle posizioni dettate dal partito del Cavaliere.

DECADENZA – L’ex premier quindi annuncia che “alcuni degli 11” che lo hanno sfiduciato in una lettera “voteranno per la decadenza del senatore Berlusconi e non vogliono fondare un gruppo con Udc”. E aggiunge: “Io voterò in base alla relazione che la giunta del Senato manderà in aula. Per me non è il giudizio su una persona, ma è l’applicazione di una legge entrata in vigore un anno fa e allora non contestata”.

GOVERNO – E sulla tenuta dell’esecutivo il professore precisa: “Le mie posizioni di sostegno al governo e di pungolo al governo sono quelle di Scelta Civica. Sono una parte del Pd e il Pdl a minare l’esecutivo, non Scelta Civica”.

MAURO e CASINI – “Invito i colleghi Casini e Mauro a usare loro regola di sostegno a governo nei confronti di coloro che il ministero della Difesa ha invitato a colazione e non nei miei”. Con una battuta al vetriolo, Mario Monti risponde all’accusa di minare la tenuta dell’esecutivo che gli è stata mossa in questi giorni dopo la rottura con Scelta Civica. E sullo spostamento verso il Pdl dei colleghi, il professore interpreta: “Credo lo facciano perchè vedono uno spazio elettorale più ampio da quella parte”.

POLEMICA CON BIGNARDI E GASPARRI: Di fronte a Lucia Annunziata, Mario Monti poise la prende con la giornalista Daria Bignardi, accusata di non essere stata professionale quando, durante la campagna elettorale, gli mise in braccio il cagnolino. “Chi vi parla – dice Monti – è considerato in Europa e dal Ppe come colui che ha salvato l’Italia ma in questo Paese, perchè così vuole coltivare la mia immagine chi non mi ama, è colui che in uno studio televisivo si è trovato tra le braccia, di sorpresa, poco corretta, a opera di una sua collega -e collega è dire molto – un cagnolino”.

“E oggi c’è un’alta autorità dello Stato – Monti si leva un altro sassolino – che fa spesso riferimenti, nelle sue sagaci dichiarazioni, alla fine che avrà fatto il cagnolino di Monti. Sarà svanito nel nulla come il centro? Quest’alta autorità dello Stato è un vicepresidente del Senato, il senatore Gasparri. Si diverte molto a tirare fuori ila storia del cagnolino”.

RIMORSI – Infine un po’ di rammarico. “Mi rivolgo a chi non ha votato Scelta Civica – dice Monti – pare siano tanti, perchè c ‘era con noi Casini. Può darsi che avessero ragione loro”.