Roma, 12 ott. (LaPresse) – “Da lunedì metteremo in campo una missione militare-umanitaria italiana”, con l’obiettivo “di rendere il Mediterraneo più sicuro”, soprattutto dove in questi giorni “è diventato una tomba”. Lo ha annunciato il premier Enrico Letta da Venezia, nel corso del suo intervento a ‘La Repubblica delle idee’. Il presidente del Consiglio, che mercoledì è stato a Lampedusa, ha spiegato che la missione sarà “navale e aerea” e metterà in campo il triplo delle navi attualmente in servizio. Il tema, ha poi ricordato Letta, “è un problema che riguarda tutti” anche se “non crea grandi entusiasmi”, e per questo l’Italia e la Francia “tra i grandi Paesi” hanno chiesto al Consiglio europeo, che si riunirà i prossimi 24 e 25 ottobre, di inserirlo “all’ordine del giorno”.

NAPOLITANO: SERVE PRESENZA GOVERNO A LAMPEDUSA. Intanto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha telefonato al sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. Una conversazione, riferisce il Quirinale, “lunga, commossa e approfondita”. Il capo dello Stato ha spiegato che “non c’è alcun dubbio” che a Lampedusa occorre “anche una presenza di coordinamento e di gestione dell’emergenza da parte di un nucleo di inviati del governo che fiancheggi le autorità locali”. Per Napolitano le urgenze sono il trasferimento delle bare “che si sono accumulate nell’isola”, il rapporto con le famiglie delle vittime, giunte sull’isola per identificare e riconoscere i loro cari e il trasferimento in altri centri siciliani dei sopravvissuti al naufragio della scorsa settimana “a cui l’isola” di Lampedusa “non può ulteriormente garantire una civile assistenza”.

ALFANO: COMBATTERE I MERCANTI DI MORTE. Da Prato, dove si trova per rinnovare il ‘Patto per prato sicura’, il vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano ha affermato che “occorre che l’Europa ragioni con i paesi del Nordafrica da cui partono i barconi. E’ centrale il ruolo dell’Europa in questa fase”. “Dobbiamo combattere i mercanti di morte”, ha aggiunto.

UNHCR: VERGOGNOSO ASSISTERE A MORTE MIGRANTI. All’indomani dell’ennesima tragedia a largo di Lampedusa, l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, Antonio Guterres, ha dichiarato che “è vergognoso essere testimoni della morte per annegamento di centinaia di rifugiati e migranti alle frontiere dell’Europa”. Guterres, inoltre, ha espresso il suo “shock” per il naufragio e in una nota ha spiegato che i migranti a bordo del barcone soccorso ieri hanno riferito che sulla carretta del mare c’erano 400 persone e non circa 250 come ipotizzato dalle autorità italiane e maltesi intervenute per prestare soccorso. I dispersi sarebbero quindi molti di più rispetto alle stime iniziali.

KYENGE: GOVERNO AL LAVORO PER FUNERALI DI STATO. L’ipotesi di funerali di Stato per le vittime del naufragio è stata rilanciata dal ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, ospite a ‘Che tempo che fa’ su RaiTre. Il governo, ha detto, sta “guardando tutti i dettagli, perché in questo momento dobbiamo finire di identificare le salme recuperate e ci sono diverse richieste da parte dei familiari e dell’Eritrea”. Quello dei funerali di Stato, ha puntualizzato Kyenge, “è un punto su cui stiamo lavorando in questi giorni per dare rapidamente una risposta concreta”.

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