Berlusconi, a Giunta Senato si decide su decadenza Cav: senatori in Camera di Consiglio

Roma, 4 ott. (LaPresse) – Alla giunta delle Elezioni del Senato oggi è il giorno in cui si decide della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. La ‘seduta pubblica’ iniziata con la relazione introduttiva del presidente Dario Stefàno, si è conclusa dopo circa un’ora. I membri della Giunta sono riuniti in Camera di Consiglio.I lavori stanno procedendo con una certa speditezza e si profila una decisione oggi e in tempi anche forse più rapidi del previsto.

Nessun legale in rappresentanza di Silvio Berlusconi è presente ai lavori dell’udienza pubblica della Giunta per le Elezioni del Senato. Il presidente Dario Stefàno ha ricordato, nella sua relazione, i punti cardine della memoria difensiva del Cavaliere, che si richiamava alla necessità della terzietà dell’organo giudicante, all’illegittimità costituzionale del decreto legislativo 31 dicembre 2012 numero 235 di applicazione della legge Severino, alla violazione dell’articolo 49 comma 1 della Carta dei diritti fondamentale dell’Ue, e all’istanza di sospensione dei lavori in giunta in attesa del pronunciamento sul ricorso presentato innanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Già nella memoria difensiva presentata da Berlusconi i legali avevano annunciato la loro assenza, anche se fino a questa mattina avrebbero potuto cambiare idea. “Nessuna utilità – si legge nel testo depositato in giunta – vi potrebbe essere nel partecipare ad un giudizio del quale si sia già previamente conosciuta la sua conclusione. La presenza delle parti, dell’interessato, e di un avvocato non sarebbe che una mera sceneggiata in un copione già ampiamente scritto”.

Il presidente della giunta Dario Stefàno, in inizio di seduta, ha ricordato le vittime del naufragio a largo di Lampedusa, facendo appello all’Unione europea e alla comunità internazionale. “E’ tempo che si agisca”, ha detto invitando ad osservare un minuto di silenzio.

“Il diritto ad un giudizio imparziale è evidente fondamento di ogni procedimento in un sistema democratico. Molti dei componenti della Giunta delle elezioni del Senato si sono già più volte espressi per la decadenza del presidente Berlusconi.
Non vi è dunque possibilità alcuna di difesa né vi è alcuna ragione per presentarsi di fronte a un organo che ha già anticipato, a mezzo stampa, la propria decisione”. E’ quanto dichiarano l’avvocato Franco Coppi, l’avvocato Piero Longo e l’avvocato Niccolò Ghedini, difensori di Silvio Berlusconi. “Nessuna acquiescenza né legittimazione può essere offerta a chi non solo non è, ma neppure appare imparziale. Il non partecipare era dunque non più una scelta, ma un obbligo. Non vi è dubbio che anche questa ulteriore violazione dei diritti costituzionali e dei principi della Convenzione Europea troverà adeguato rimedio nelle sedi competenti”, concludono i legali.

“Ci rivolgiamo alla giunta per l’applicazione della legge in questione uguale per tutti i cittadini”. Così l’avvocato Salvatore Di Pardo, rappresentante di Ulisse Di Giacomo, primo dei non eletti Pdl in Molise. “La giurisprudenza sulla legge Severino è una giurisprudenza granitica. Il Consiglio di Stato ha chiarito tutto – ha aggiunto – Non è incostituzionale. Non capiamo perché a Berlusconi spetti un trattamento diverso rispetto agli altri cittadini”.

“Io sono abituato a rispettare il giudice terzo, sono abituato a essere presente in tribunale, davanti al Consiglio di Stato anche per risolvere eventuali dubbi. Chi ha scelto di non essere presente lo ha fatto per ragioni che io non condivido”, ha aggiunto il legale di Ulisse Di Giacomo (primo dei non eletti Pdl in Molise) a margine dei lavori della giunta delle Elezioni che deve decidere della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, risponde ai cronisti che gli chiedono un commento sull’assenza, durante la seduta pubblica, dei legali del Cavaliere.

Sarà possibile seguire questa parte dei lavori “in tempo reale”. “Con la formula sintetica ‘dalla radio al tablet’ – ha spiega il presidente Stefàno – abbiamo voluto operare nella direzione, che reputo doverosa, di attivare tutta la strumentazione oggi tecnologicamente disponibile al fine di consentire a tutti i cittadini interessati, anche da casa, ma anche alla stessa comunità di giuristi, oltre agli addetti ai lavori, di seguire in tempo reale la seduta”. La ‘diretta’ sarà poi interrotta per consentire alla Giunta di riunirsi in Camera di Consiglio per la decisione finale da portare al voto dell’Assemblea al Senato. Sulla carta il risultato è pressoché scontato, con 15 commissari favorevoli alla decadenza e 8 contrari. Non si sa ancora, tuttavia, quando arriverà il verdetto: se già questa sera (come sembra probabile) o nella giornata di domani. A quel punto toccherà al presidente Stefàno stilare una relazione da consegnare alla presidenza del Senato, che verrà successivamente portata all’attenzione dell’aula di palazzo Madama.