Roma, 25 set. (LaPresse) – L’aula del Senato ha approvato con 175 sì, 18 no e 54 astenuti il decreto legge sulla cultura. Il provvedimento, che contiene misure per il sito archeologico di Pompei, per gli Uffizi di Firenze, per il cinema e le fondazioni liriche, passa ora all’esame della Camera.
“Accanto alla voce cultura, torna il segno più. Il testo approvato prevede infatti più stanziamenti e comincia ad introdurre criteri selettivi e principi di merito”, ha spiegato il senatore Andrea Marcucci (Pd), presidente della Commissione cultura a Palazzo Madama e relatore del provvedimento in aula, commenta il via libera del Senato al decreto Valore e Cultura. “Su Pompei – ha aggiunto – si individua finalmente una struttura operativa per uscire dall’emergenza, sulle fondazioni liriche si introduce l’incentivo al pareggio di bilancio e alla capacità di organizzare festival, si aumenta il fondo per gli interventi urgenti (8 milioni di euro), la musica dal vivo nei locali con non più di 200 spettatori potrà essere organizzata con una semplice autocertificazione, si finanzia con 2 milioni di euro il restauro del Mausoleo di Augusto, si stanziano 1,3 milioni di euro per le fondazioni culturali, si allargano i benefici del tax credit alla musica e a tutto il comparto dell’audiovisivo”. Secondo il relatore “il decreto è solo un primo passo, vanno stabilizzati i contributi del Fus con una pianificazione triennale, va garantita una gestione più oculata dei beni culturali, vanno previsti incentivi fiscali alle sponsorizzazioni culturali”.
“Approvando #ValoreCultura il Senato dà una risposta significativa a un Paese che vuole credere nel futuro ripartendo dai suoi beni comuni”, ha commentato su Twitter il ministro per i Beni e le attività culturali Massimo Bray.
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