Berlusconi, la Pascale: Ora Silvio deve solo dirmi di sì

Roma, 24 set. (LaPresse) – “Ero minorenne quando mi sono messa in testa di arrivare a lui”. Così Francesca Pascale, compagna ufficiale di Silvio Berlusconi, che a Vanity Fair racconta la storia inedita del fidanzamento con il leader del centrodestra, 77 anni il 29 settembre. L’intervista, che uscirà nel numero di domani del settimanale, è accompagnata dalle sue prime immagini posate con Berlusconi, una delle rarissime occasioni in cui l’ex premier si è prestato a un servizio fotografico, per di più nell’ormai inviolabile fortino di Arcore.

Il racconto della Pascale parte da quando lei iniziò a militare in Forza Italia e riuscì a incontrare per la prima volta Berlusconi. “Gli ho subito domandato se potevo lasciargli il numero di telefono. Gli ho anche chiesto il suo. Lui mi ha detto: Ma sei spietata. Era il 5 ottobre 2006”.

La storia prosegue con l’innamoramento, la scelta di non dichiararsi “perché lui era un uomo sposato”, la reazione dei genitori: “Mia madre mi fa: Lo ammiriamo anche noi, ma potrebbe essere tuo padre”. Infine la decisione di farsi avanti, dopo la separazione da Veronica Lario e all’indomani dell’aggressione in Piazza Duomo (“Lui mi dice: non se ne parla neppure, sei troppo giovane, non posso darti il futuro che meriti” e la scelta di stargli comunque accanto, negli anni delle discusse frequentazioni femminili: “Le donne gli si gettavano addosso… È il periodo della disillusione, dell’incapacità di provare amore vero per una donna… Ai suoi occhi ero un’illusa, una sognatrice. Non è stato facile per me. E a quelle cene non ci andavo, perché non mi sarei tenuta”.

Poi arriva il fidanzamento, nel Natale 2011: “Prima mi limitavo a stargli vicino, a condividerlo, a mandare giù rospi, ma il mio amore mi ha portato all’esclusività e alla felicità di oggi”. Sulla possibilità di diventare sua moglie, quando sarà definitivo il divorzio da Veronica Lario la Pascale dice: “L’ho cercato, l’ho corteggiato, l’ho fatto innamorare e l’ho fatto fidanzare. Praticamente ho fatto e faccio tutto io: lui deve solo dire di sì”.