Roma, 23. set (LaPresse) – “Sono sicuro che le primarie si faranno l’8 dicembre”. Lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, nel corso della registrazione della puntata di ‘Porta a Porta’. “Venerdì nella direzione parleremo delle regole e poi partirà tutto”, aggiunge. “Chi sarebbe gusto che votasse? Abbiamo convenuto che posso votare gli iscritti e tutti quelli che si dichiarano al momento del voto aderenti tramite una carta di adesione ai principi ed ai valori del Pd”. “Per il primo ministro? Tutti quelli che si riconoscono nella coalizione”. “L’ho detto fin dal primo giorno e lo confermo. Non cambio idea anche se so bene che non sarei messo male nei sondaggi ma insisto a dire che non sarò di questa partita”, ha specificato Epifani, per poi aggiungere: “Il mio compito era quello di traghettare, mi è stata data fiducia, se mi candidassi la userei per diventare parte e come potrei parlare di regole? Non sarebbe serio ed onesto”.
E circa lo stato di salute del Pd Epifani ha detto: “Pd nella tempesta? Dirlo mi sembra un po’ forte, direi in una fase di passaggio. Variabile”. “C’è da ricostruire il clima di fiducia interno in cui ci si dà affidamento reciproco rispetto alle cose che si dicono”, ha spiegato. “La cosa che più mi ha colpito è l’assenza di organismi di dibattito e decisione, questo sflilacciamento e mancanza di fiducia reciproca che c’è – aggiunge – Se io non forzavo la data, se non ci fossimo impeganti a chiudere sulle regole rischiavamo di continaure questa discussione all’infinito e questo non è degno del Pd, del ruolo che ha e della passione dei suoi militanti”. “Per quanto riguarda la discussione sulle regole – ha detto ancora – il primo a voler farla finita sono io perché non ne posso più di vedere un partito ripiegato su se stesso. Venerdì (nel corso della direzione, ndr) chiuderemo il discorso sulle regole”.
E sul sindaco di Firenze, che tanto sta attirando l’attenzione su di sè, Epifani dice: “Renzi ha detto che non intende creare problemi al governo Letta e credo che non gli convenga farlo. Metterà più pepe, sarà più determinato ma quello che viene raffigurato non lo vedo”.
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