Roma, 18 set. (LaPresse) – Cresce l’attesa per l’annunciato video messaggio di Silvio Berlusconi con il quale il leader del Pdl intende rilanciare Forza Italia. Sul momento in cui verrà trasmesso il messaggio c’è la massima segretezza e anche dall’ufficio stampa del Pdl non sanno dare indicazioni più precise. Bocche cucite fra ieri e oggi anche da parte dei fedelissimi del Cavaliere, che non svelano nulla sul contenuto del video, a quanto pare rivisto più volte. Il messaggio è atteso proprio nel giorno in cui la Giunta per le elezioni del Senato è chiamata a votare sulla decadenza di Berlusconi in qualità di parlamentare. Il segretario politico del Pdl e vicepremier, Angelino Alfano, a ‘Porta a Porta’ ieri sera ha annunciato che “dopo il voto della commissione, insieme a una delegazione dei ministri incontreremo il nostro leader e insieme decideremo cosa fare”.

Ieri, inoltre, dopo 25 anni di scontri, carte bollate, cause e tribunali, la Corte di Cassazione ha messo la parola fine alla guerra di Segrate tra Fininvest e Cir per il controllo di Mondadori. I giudici di piazza Cavour hanno respinto il ricorso della Fininvest contro la Cir per il maxi risarcimento del Lodo Mondadori e hanno deciso che Fininvest deve risarcire la holding della famiglia De Benedetti per un importo pari a circa 494 milioni di euro. La cifra esatta è stata resa nota in serata dalla Cir-Compagnie Industriali Riunite SpA.

Questa mattina lo scontro – assicurano i diretti interessati – non c’è stato, ma il clima all’interno della giunta delle Elezioni di palazzo Madama che questa sera (inizio dei lavori previsto alle 20.30) dovrà esprimere un primo voto sulla decadenza da senatore di Berlusconi, si surriscalda con il passare delle ore. Nella seduta di questa mattina il relatore Andrea Augello ha confermato la sua proposta di convalida dell’elezione del leader Pdl, mettendo ancora una volta sul tavolo i dubbi di costituzionalità della delega al governo della legge Severino e richiamando il parere stilato dal Centro studi della Camera nel settembre 2011 secondo il quale “andrebbe valutata l’opportunità” di chiarire che l’ipotesi di decadenza “non riguarda” deputati e senatori. Ad alzare la tensione questa mattina, però, è stata ancora una volta una ‘questione procedurale’, con il senatore Pdl Lucio Malan che ha lasciato in anticipo i lavori per aver provato “un fastidio fisico” nei confronti dei colleghi, ritenendoli responsabili di aver tradito la parola data.

“Finalmente è stato detto in modo chiaro che nonostante le promesse fatte in tutti i modi che ci sarebbero stati dei voti separati, il voto sarà uno solo in aperta violazione di quanto ci era stato assicurato”, ha spiegato ai cronisti lasciando il cortile di Sant’Ivo alla Sapienza. Motivo del contendere sono ancora una volta le questioni preliminari presentate da Augello all’inizio dei lavori della giunta sul ‘dossier’ Berlusconi. Alla fine è stato il presidente Dario Stefàno a sbrogliare la matassa: “L’intendimento procedurale approvato all’unanimità è che nelle dichiarazioni di voto ci si esprima sulle due questioni preliminari presentate da Augello – ha spiegato – La votazione sulla proposta di convalida non può che essere unica, ma qualora emerga una condivisione sulle indicazioni di Augello in merito alle questioni preliminari, e se mi verrà richiesto, non avrò difficoltà a sottoporle al voto”.

Questa sera, insomma, sarà possibile (“probabile”, secondo Augello) che ci siano tre diverse votazioni. Due sono quelle relative alle questioni preliminari (il potere giurisdizionale della Giunta sulla legge Severino e il ricorso alla Corte costituzionale da una parte e il ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione europea del Lussemburgo dall’altra) e potranno essere richieste “anche da un solo senatore – ha spiegato Augello – che voglia verificare i numeri e le posizioni”. Il terzo voto riguarda invece la proposta di convalida dell’elezione del senatore Silvio Berlusconi. Tutti i pronunciamenti avverranno per alzata di mano. Ogni gruppo avrà a disposizione 10 minuti per effettuare la propria dichiarazione di voto su relazione e questioni preliminari. Quanto alle possibili conseguenze della decisione che la giunta prenderà questa sera, Augello avverte: “Non so se dopo il voto di questa sera Silvio Berlusconi deciderà di mettere fine all’esperienza di Governo, so che la decisione del Pd toglie ogni prospettiva strategica”.

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