Roma, 16 set. (LaPresse) – Forza Italia deve ancora (ri)nascere (l’evento di “inaugurazione” della nuova sede in piazza San Lorenzo in Lucina è in programma tra mercoledì e giovedì) e già mette in difficoltà il Pdl. Se, infatti, da un punto di vista politico, è Daniela Santanchè a creare non pochi “malumori” all’interno del partito, annunciando che “la nuova Forza Italia sarà un partito presidenziale, con a capo Berlusconi e senza segretario” così da eliminare “tutti quei lacci e lacciuoli tra la gente e il presidente”, è anche da un punto di vista giuridico che emergono i primi problemi. “Il Pdl – spiegano fonti vicine a via dell’Umiltà – non può morire dall’oggi al domani”. A frenare gli entusiasmi di quello che tanti definiscono un “ritorno al futuro” non è certo la nostalgia, ma il portafogli.

“Devono ancora rientrare molti soldi dei rimborsi elettorali – spiegano le stesse fonti – e quei rimborsi spettano al Popolo della libertà. Solo una tranche delle Politiche è già stata versata. Altri rimborsi dovrebbero arrivare a luglio e a dicembre”. “Quando è nato il Pdl da Alleanza nazionale e Forza Italia – spiegano fonti parlamentari – la cosa è stata gestita, ma Forza Italia non è mai morta. Tanto è vero che l’anno scorso ha approvato un suo bilancio”. Chi preme perché il Popolo della libertà venga seppellito al più presto, un po’ come si fa con i brutti ricordi, insomma, dovrà aspettare. Il Pdl, inoltre, viene spiegato, “è un’azienda a tutti gli effetti”. Ha dei contratti, dipendenti assunti a tempo indeterminato, fornitori da pagare. “Non può smettere di esistere all’improvviso, va dismesso piano piano”.

Nel frattempo, la questione è già approdata alla Camera, dove è in discussione proprio la legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Un ememdamento, infatti, ègià stato presentato da esponenti del pdl e ha lo scopo evidente di superare prio il contrasto giuridico tra Pdl e Forza Italia. “Le disposizioni di cui al comma 1, lettere a) e b) – recita iòl testo dell’emendamentosi – si applicano altresì ai partiti politici a cui dichiari di fare riferimento almeno la metà più uno dei candidati eletti sotto il medesimo simbolo alle più recenti elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati”. In questo caso, se una tale modifica della legge fosse approvata, automaticamente (assieme almeno a metà degli eletti più uno) il finanziamento pubblico si trasferirebbe dal Pdl a Forza Italia.

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