‘Partito popolare’ via a fine anno, ma subito in soccorso di Letta

Dal nostro inviato Jan Pellissier

Chianciano Terme (Siena), 15 set. (LaPresse) –

La salvezza del Governo Letta potrebbe passare dal nuovo ‘Partito Popolare’ annunciato oggi a Chianciano da Pierferdinando Casini dalla festa dell’Udc. Il nuovo soggetto di centro, prenderà vita formalmente entro fine anno, ma in Parlamento potrebbe comparire molto prima, magari a giorni. Il lavoro tra Montecitorio e Palazzo Madama è già molto ben avviato da alcune settimane e si punta a creare un nuovo gruppo autonomo ‘d’emergenza’ in tempi molto rapidi, se l’attuale Governo dovesse trovarsi in difficoltà numerica per la decadenza di Silvio Berlusconi. Chi ne farebbe parte? Coloro che a destra pensano prima al Paese e alla necessità delle riforme, rispetto alla salvezza ad ogni costo di Berlusconi. Colombe Pdl di secondo piano, che proprio per questa scarsa visibilità, cercano una nuova casa che li accolga prima e li ricandidi poi, visto nel Pdl lo spazio in futuro potrebbe essere tutto dei falchi. A spingere molti verso questo nuovo gruppo parlamentare, c’è poi soprattutto la volontà di cambiare il ‘Porcellum’ prima che a dicembre intervenga la Corte Costituzionale.

Nel gruppo ‘d’emergenza’ poi entrerebbero anche i transfughi da Scelta Civica, stanchi di Mario Monti. Sono molti infatti coloro che, senza se e senza ma, intendono continuare ad appoggiare l’attuale esecutivo, a differenza del professore che ha posto qualche distinguo, che nel partito non è piaciuto. Si creerebbe così una stampella per il governo Letta. Non a caso il premier ha partecipato alle feste sia dell’Udc che di Scelta Civica in questo fine settimana. Si avrebbe una maggioranza non grandissima, ma capace di spostare gli equilibri al Senato, e di garantire la governabilità soprattutto contando in ‘estrema ratio’ sui 4 nuovi senatori a vita, relegando Pdl e M5S all’opposizione. Da questo primo gruppo politico, partirebbe poi il progetto politico del nuovo ‘Partito Popolare’ vero e proprio, soggetto che si potrebbe anche chiamare dei ‘Popolari europei’.

Il partito di fatto nascerebbe dopo l’assemblea nazionale di settembre ed il congresso dell’Udc a novembre. Un congresso che gli uomini di Casini preannunciano come storico, di fatto l’Udc si diluirà e contestualmente lancerà un appello verso chi si ispiri ai valori del Ppe per aderire alla nuova forza. Entro fine anno il nuovo soggetto sarà poi pronto a scendere in campo, per le europee di giugno nei programmi, ma se la situazione italiana dovesse degenerare con una nuova crisi politica, tutto sarebbe pronto anche per le politiche in primavera. L’obiettivo di Casini e Cesa nel lungo periodo è tirare dentro gli elettori scontenti di Pd e Pdl, inglobando quelli di Scelta Civica. Se Berlusconi non sarà più della partita, come prevede Casini che oggi si è detto sicuro che il leader del Pdl compirà un gesto di responsabilità, si guarda a grandi numeri. Con Berlusconi ancora in campo tutto si complica, ma come ieri diceva a voce alta Nicola Latorre alla festa dell’Udc a Chianciano, il problema è oramai solo “come accompagnare all’uscita Berlusconi”. Bisognerà ora vedere se si tratta delle solite ‘grandi manovre’ dell’Udc, o se finalmente finirà la cosiddetta ‘sindrome olandese’ del partito di Casini, sindrome che richiama la grande nazionale di calcio orange, cui tutti si ispirarono negli anni ’70 ma che non vinse nulla.