Roma, 14 set. (LaPresse) – Con la riforma della geografia giudiziaria che riguarda tribunali e sezioni distaccate “ci troveremo dinanzi a ogni tipo di difficoltà, sia attese, sia impreviste, ma è questo il prezzo da pagare se si vuole davvero riformare il paese”. Così il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, in una lettera inviata “agli uomini e alle donne della giustizia nel giorno dell’entrata in vigore della riorganizzazione degli uffici”.
La riforma, aggiunge Cancellieri, “ha uno scopo fondamentale:garantire al cittadino utente ed alla nostra collettività, un servizio di giustizia migliore e una migliore tutela dei diritti. Una nuova organizzazione del lavoro, una struttura territoriale moderna ed adeguata ai tempi che guarda alla giustizia del futuro – ha detto ancora Cancellieri – ove lo sviluppo tecnologico accorcia le distanze, riduce gli spostamenti, e garantisce maggiore celerità, specializzazione e qualità nelle decisioni giudiziarie”.
Il ministro si dice “certa che tutte le componenti del mondo giudiziario daranno il loro contributo, senza nostalgie per il passato, dimostrando a tutti che la pubblica amministrazione italiana è in grado di sostenere la sfida del rinnovamento e dell’innovazione che gli standard delle migliori democrazie impongono”.
Oggi, intanto, all’entrata della festa dell’Udc di Chianciano a cui il ministro Cancellieri ha partecipato stamane c’era un gruppo di avvocati che attendevano la titolare del Viminale. Motivo della protesta proprio la chiusura del tribunale di Montepulciano, prevista nella riforma in attuazione in queste settimane. “Oggi il tribunale non ha costi, ora invece vogliono trasferirlo a Siena in locali nuovi per cui spenderanno 700mila euro di affitto l’anno – hanno spiegato gli avvocati Daniele Chiezzi e Francesco Izzo – lo stesso accadrà per la sede distaccata del tribunale di Siena a Poggibonsi che verrà anch’esso integrato a quello di Siena”. A pagare il conto di questa decisione soprattutto i 160 avvocati che finora hanno lavorato a Montepulciano, mentre dei 10 magistrati di quel tribunale, solo 1 andrà a Siena mentre gli altri sono stati tutti trasferiti altrove, idem per il personale che non andrà a Siena. “I costi di notifica aumenteranno del 300% – è l’allarme lanciato da Izzo e Cheizzi – la distanza tra le due città è infatti di 72 chilometri, mentre il bacino di utenza dei tribunale di Montepulciano è di 80mila persone”.