Torino, 2 set. (LaPresse) – Momenti di tensione alla festa del Pd di Torino, dove stasera sono saliti sul palco l’ex presidente della Camera Luciano Violante, il viceministro dell’Economia Stefano Fassina e il presidente democratico torinese, Andrea Giorgis. Gli elettori hanno interrotto più volte gli interventi dei tre democratici, contestando l’accordo con il Pdl per il governo delle larghe intese e la questione del finanziamento pubblico ai partiti. “Non possiamo considerare tutti quelli che votano Pdl come tanti piccoli elettori”, ha risposto Violante al pubblico. “Siamo qua per discutere insieme, se continuate a parlare ogni 30 secondi non ci capiamo”, ha replicato Fassina, che oggi ha fatto visita all’imprenditore valsusino, la cui azienda è stata oggetto di attacchi da parte dei No Tav. Molti, tra gli elettori che seguono il dibattito, hanno chiesto poi ai loro rappresentanti di agire sui costi della politica e di abbassare gli stipendi dei parlamentari.
Dopo l’ennesima interruzione e contestazione da parte del pubblico, Fassina ha proposto “di fare un’assemblea interna al Pd di Torino e del Piemonte in cui potranno parlare tutti i presenti, ma con ordine e in modo civile. Perchè se chi è in platea pensa che noi sul palco siamo tutti delinquenti – ha spiegato – è inutile il dialogo”.
“In astratto – ha detto ancora Fassina – è facilissimo essere intransigenti. Facile dire ‘mai con Berlusconi’. Nessuno di noi è a proprio agio in questo governo Pd-Pdl”. Lo ha detto il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, dal palco della festa del Pd di Torino. “Non accetteremo i ricatti di Berlusconi – ha concluso – state tranquilli”.