Quirinale, quattro nuovi senatori a vita. Lega-Pdl: Servono a Letta-bis

Roma, 30 ago. (LaPresse) – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne ha sottolineato le doti “davvero eccezionali” e ha assicurato che lavoreranno “in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte”, ma è subito polemica sui quattro nuovi senatori a vita designati oggi: il maestro Claudio Abbado, la professoressa Elena Cattaneo, l’architetto Renzo Piano e il professore Carlo Rubbia. Pdl e Lega attaccano la scelta del capo dello Stato, sottolineando che le nuove nomine porteranno a un ulteriore esborso, ma soprattutto rischiano di condizionare gli assetti politici in Senato. E proprio sul risvolto politico della designazione dei quattro nuovi senatori a vita che monta la polemica del partito del Cavaliere e del Carroccio. “Restiamo in fervida attesa di un voto determinante nel quale i cinque senatori a vita, creati da re Giorgio, saranno determinanti per la sconfitta del centrodestra e di Berlusconi.

Proprio di ben in meglio”, dichiara il deputato del Pdl, Maurizio Bianconi. Ancora più diretto è il vicepresidente di palazzo Madama, in quota Lega, Roberto Calderoli: “Non vorrei mai – sottolinea che queste nomine possano assumere l’importanza che i senatori a vita ebbero nel sostegno del governo Prodi. Facendo due calcoli vedo nel nostro futuro con questa scelta un Letta bis con una rinnovata maggioranza”. Critico anche il Movimento 5 Stelle. Il senatore Alberto Airola affida la sua considerazione a Twitter: “Vediamo anche come e se voteranno: avranno un atteggiamento critico o saranno i lacchè delle larghe intese?”. Rincara la dose uno degli ‘ideologi’ del Movimento, Paolo Becchi, che afferma: “Ho fatto un po’ di conti: 4 è il numero magico per garantire un Letta bis nel caso fallisse il ‘lodo Violante’. Diabolico”. Occhi puntati, quindi, sull’orientamento dei quattro nuovi inquilini di palazzo Madama in relazione ai nuovi equilibri che potrebbero determinarsi nel caso di uno strappo del Pdl al governo Letta alla luce della condanna di Berlusconi nell’ambito del processo Mediaset. Tre dei neo senatori eletti (Abbado, Piano e Rubbia), come ricostruisce l’edizione italiana dell’Huffington Post, hanno espresso in passato riserve sull’operato del Cavaliere, mentre la professoressa Cattaneo si è schierata contro il ministro della Salute in quota Pdl, Beatrice Lorenzin, per la gestione del caso Stamina. Le polemiche sui quattro senatori a vita si sono concentrate anche sull’aspetto economico della vicenda.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Giorgia Meloni, scrive su Twitter: “Presidente Napolitano, erano proprio necessari 4 nuovi senatori a vita con quello che costano 1000 parlamentari in carica e non c’è un euro?”. Contrario anche il vicesegretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, che chiosa: “Con tutto il rispetto per le persone scelte, la nomina di 4 nuovi senatori a vita è una persa per il c… per gli italiani che fanno sacrifici. Dobbiamo tagliare, faticare, risparmiare e Napolitano ha la bella idea di inventarsi altri 4 stipendi a vita”. C’è poi chi, come la deputata del Pdl Daniela Santanchè, non ha gradito l’esclusione di Silvio Berlusconi dalle personalità scelte da Napolitano: “Sono molto rammaricata e profondamente dispiaciuta per l’unico che doveva essere nominato senatore a vita e non lo è stato, ovvero Silvio Berlusconi”, afferma. Per Santanchè, il Cavaliere “sarebbe stato il migliore e la persona con più titoli e più meriti”.