Genova, 30 ago. (LaPresse) – “Per questo Governo sto dando sangue, salute e tutto. Ma non è quello per cui ho fatto la campagna elettorale. La mia prossima campagna elettorale sarà per un Governo di centrosinistra. La nostra è una situazione eccezionale, straordinaria. Le larghe intese sono una situazione straordinaria, in cui ogni soluzione va trovata cercando punti d’intesa”. Così Enrico Letta, durante l’intervista con Mario Orfeo alla festa nazionale del Pd a Genova.
Letta sulla vicenda giudiziaria del Cav- “Non credo che ci siano molti margini rispetto a queste vicende”, ha detto il presidente del Consiglio. “Il Governo non ha nulla da fare rispetto a vicende che sono di competenza del Senato, della giunta del Senato. Chi crea delle connessioni improprie con il Governo rispetto a queste vicende dovrà spiegarlo” aggiunge Letta.
Il Governo e la riforma Imu – Poi da parte del premier ci sono state parole per sottolineare e ricordare i recenti provvedimenti del governo. “Il nostro obiettivo è riformare l’Imu. Si pagherà meno della somma di Imu e Tares attuale, sarà una tassazione che risponderà alle esigenze di equità e progressività”, ha assicurato il capo dell’esecutivo. “Abbiamo fatto la nostra parte, è un accordo. Se fossimo stati al Governo avremmo fatto qualcosa di diverso, ma c’è un altro Governo che deve superare questa fase e deve fare delle cose che consentano di andare alle elezioni perché vinca il Pd dentro un’alleanza di centrosinistra” ha aggiunto Letta intervenendo alla festa nazionale del Pd nel capoluogo ligure, ricordando “il lavoro straordinario del ministro Saccomanni”.
Letta a festa Pd tra gli stand raccoglie applausi – Il premier Enrico Letta, dopo avere incontrato i sindacati genovesi a margine della festa nazionale del Pd, si è concesso un piccolo bagno di folla fra i tavoli della festa del partito allestita quest’anno nel porto vecchio di Genova. Fra i profumi del fritto misto e il classico gnocco fritto con prosciutto Letta ha salutato molti dei presenti ricevendo in cambio anche qualche applauso e qualche incoraggiamento. Vestito con l’immancabile giacca blu, camicia a righe e pantaloni chiari il premier si è anche concesso una birra, una scena questa con protagonista la bevanda nota come ‘bionda’, diversa da quella in cui fu immortalato l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani l’anno scorso in un famoso scatto rubato, mentre da solo al tavolo pensava al discorso dell’assemblea nazionale davanti a un boccale. Il presidente del consiglio è apparso sorridente e si è concesso qualche foto con qualche militante. Al suo fianco il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e i maggiorenti del partito.
A un certo punto uno dei presenti negli stand ha detto “non calatevi le braghe” e Letta ha indicato la sua cintura legata ben stretta alla vita a indicare che nessuna intenzione di questo tipo c’è da parte sua rispetto all’azione del governo.
Durante il tour fra gli stand della festa democratica di Enrico Letta c’è stato anche spazio per una parentesi calcistica. Infatti dal titolare di uno degli stand, professatosi tifoso juventino, Letta notoriamente tifoso milanista, ha ricevuto in omaggio una maglia del Liverpool, squadra che nel 2005 rimontò clamorosamente i rossoneri in una finale di Champions League, in cui il Milan conduceva per tre a zero e fu sconfitto dalla squadra inglese ai rigori. Il premier ha scherzato simpaticamente con il tifoso bianconero.
Alla fine del lungo tour il premier si è fermato a uno dei punti di ristoro della festa nazionale del Pd, chiamato ‘Mari e monti’, dove si è concesso una cena insieme a chi lo aveva accompagnato fra gli stand. Da notare che prima della pausa nel ristorante allestito nello stand, nel suo tour, Letta, seppur in mezzo a tante tentazioni gastronomiche della festa Dem, non aveva assaggiato nemmeno una delle leccornie preparate dai volenterosi militanti del Pd. Per il premier è previsto stasera il rientro a Roma.