Roma, 25 ago. (LaPresse) – E’ scontro nel Pdl il giorno dopo il vertice di Arcore sulla questione della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore e della strategia da tenere sulla questione della prosecuzione dell’esperienza di Governo.
SANTANCHE’: “IL GOVERNO CADRA'”. Va all’attacco la deputata Daniela Santanché. “Non ci facciamo più prendere in giro, il governo Letta cadrà”, dice dalle pagine di Repubblica. “E’ finita, finalmente”. “Per muoverci – si chiede la Santanchè – dobbiamo forse aspettare che ci ammazzino? Neppure per sogno, stavolta agiamo prima noi”. “Non c’è altro da fare – aggiunge -. Lo vogliono espellere dalla politica? E noi facciamo cadere il governo. Questa è la decisione. Non ci sono spiragli, non ci sono alternative alla crisi”. Secondo Santanchè chi nel partito pensa che non si sia ancora deciso cosa fare non ha capito “o forse fanno finta di non capire”. Chi? “Cicchitto, Schifani, Quagliariello, Lupi…”.
CICCHITTO: “DICHIARAZIONI INOPPORTUNE”. A stretto giro la risposta di Fabrizio Cicchitto: “Davvero singolare l’intervista dell’onorevole Santanchè: in primo luogo essa contraddice il testo finale di Arcore che afferma che il partito è unito e compatto, tant’è che ieri è stato delegato il segretario del partito Alfano a parlare per tutti. Ma, al di là di questo problema di metodo, ce n’è uno più rilevante, di sostanza. L’onorevole Santanchè, che è anche responsabile dell’organizzazione del partito, dichiara di esprimere le posizioni di una corrente di esso, i cosiddetti ‘falchi’, i cui nominativi elenca ed elenca anche i nomi dei dissenzienti, dei non allineati, dei renitenti e degli incerti. Francamente non ci sembra che abbia scelto il momento più opportuno per fare questo elenco dei buoni, dei cattivi e dei mediocri”.
“BERLUSCONI SCHERZOSO”. In una intervista a Il Mattino, lo stesso Cicchitto ha raccontato che Berlusconi, nel corso del vertice, era “assolutamente sereno e scherzoso, ha posto domande, chiesto chiarimenti e sentito tutti. Certo, quando sono stati messi in evidenza quegli aspetti che mostrano come sia oggetto di persecuzione, il presidente non ha potuto non esprimere tutta la sua indignazione”.
“Noi – sottolinea Cicchitto – non chiediamo la luna, ma che si rifletta su di un problema politico e non solo giudiziario del Pdl. La Giunta affronta una questione delicata e per questo ci aspettiamo un comportamento tecnico-giuridico e non solo politico, nel senso di pregiudizialmente contrario”. “Se i democratici – aggiunge – si vogliono assumere la responsabilità di far cadere il governo, è una scelta loro. Noi cerchiamo il dialogo e respingiamo l’ipotesi che la Giunta debba comportarsi come una semplice cassa di registrazione di una decisione della magistratura”.
SCHIFANI CONTRO SANTANCHE’: “PAROLE GRAVI”. Contro la Santanché si scaglia il capogruppo al Senato Renato Schifani: “E’ davvero molto grave che si provi a dividere il Pdl in buoni e cattivi, in chi è sempre e comunque con il leader Silvio Berlusconi e chi manifesta dubbi e perplessità sulla strada da percorrere. Il comunicato del segretario del Pdl Angelino Alfano, diffuso dopo la riunione di ieri, avrebbe dovuto sconsigliare l’onorevole Daniela Santanchè dal fare affermazioni inopportune che possono danneggiare l’immagine unitaria del partito e rischiano, peraltro, di incidere negativamente sulle vicende che coinvolgono il presidente Berlusconi”.
GASPARRI: “BASTA PRIMI DELLA CLASSE”. Simile la posizione del senatore Maurizio Gasparri: “Di tutto hanno bisogno l’Italia, la politica e il Pdl – afferma – tranne che della gara a chi fa il primo della classe, soprattutto a utilità di giornali che fanno della denigrazione di Berlusconi la loro stessa ragione di vita. È buona regola non farsi usare dai nemici ma spesso in politica alcuni cadono in questo errore e poi ne pagano sempre le conseguenze”.
BRUNETTA: “SE PD VOTA CONTRO DI NOI SI APRE LA CRISI”. Rincara invece il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta: sulla decadenza di Berlusconi, spiega, “la parola spetta alla Giunta delle elezioni e all’aula del Senato. Non è automatica, è un giudizio politico parlamentare. Se il Pd dichiara che voterà senza se e senza ma la decadenza del leader del Pdl, è chiaro che si apre la crisi”.
CAPEZZONE: “NIENTE DI SCANDALOSO IN PAROLE SANTANCHE'”. Con la Santanché si schiera anche il presidente della commissione Finanze, Daniele Capezzone: “Ieri abbiamo riscontrato (e lo stesso accadrà nelle prossime settimane e mesi) una grande unità del nostro partito intorno a Silvio Berlusconi, su una posizione politica di assoluta nettezza e chiarezza. Ciò detto e ribadito, non vedo dove sia lo scandalo se l’amica Daniela Santanchè fotografa, rispetto al passato anche recente, una articolazione e anche una differenziazione delle posizioni interne al nostro partito”.
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