Roma, 22 ago. (LaPresse) – Nessuno spiraglio di contrattazione sull’agibilità politica del Cavaliere. Questo il risultato, ottenuto dopo la lunga riunione di ieri a palazzo Chigi con il premier Enrico Letta, che Angelino Alfano porterà ad Arcore questo pomeriggio e su cui discuterà con il diretto interessato: Silvio Berlusconi. Un incontro a due, quello tra il presidente e il segretario del Pdl, che dovrebbe essere, secondo quanto riferiscono alcune fonti vicine al partito, decisivo per la soluzione dell’affaire decadenza e incandidabilità dopo la conferma della condanna in Cassazione per frode fiscale. Rottura, un ulteriore tentativo di arrivare a un compromesso o addirittura, come chiedono alcuni appartenenti alla fronda delle colombe, aprire l’ennesima strada di trattative con il Pd, incentrata sugli approfondimenti giuridici sulla retroattività della legge Severino, richiesti dallo stesso Alfano ieri durante il bilaterale con Enrico Letta.
Al faccia a faccia tra Berlusconi e Alfano dovrebbe molto probabilmente seguire uno stato maggiore del partito, probabilmente convocato domani o al massimo sabato sera. In questa occasione, l’ex premier dovrebbe riferire ai suoi la decisione presa e la strategia che intende intraprendere e sul futuro del governo e su quello più personale della sua situazione politica. Al momento, comunque, non si parla di un ritorno a Roma, almeno per questa settimana. Berlusconi è infatti chiuso nel fortino di Villa San Martino dal 3 agosto.