Roma, 19 ago. (LaPresse) – Illustri costituzionalisti oggi su diversi quotidiani pongono una serie di quesiti circa la presunta incostituzionalità della Legge Severino. Noi non chiediamo alcun baratto, ma un approfondimento relativo all’interpretazione di una legge che, peraltro, si applicherebbe per la prima volta ad un leader storico di un partito importantissimo. Perciò porremo questi temi all’attenzione della Giunta delle elezioni del Senato, affinchè venga investita direttamente la Corte Costituzionale sull’interpretazione esatta della legge e dei suoi ambiti di applicazione. Se su questo percorso si registrerà il no politico pregiudiziale del Pd sarà impossibile proseguire con questa maggioranza”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del gruppo Pdl Renato Schifani. L’esponente risponde, poi alle parole del premier Enrico Letta che ieri al Meeting di Rimini ha detto che gli italiani puniranno chi farà cadere il governo. “Conoscendo lo stile e l’eleganza di Letta – spiega – credo che monito sia riferito al suo partito e non a noi”. E sulla legge elettorale ribatte: “Non vedo margini di avvicinamento, le distanze rimangono”. “Siamo contro il ritorno al Mattarellum – sottiolinea Schifani – siamo per mettere in sicurezza la legge elettorale secondo i rilievi della corte costituzionale, ma un ridisegno complessivo potrà esserci solo una volta completato il percorso delle riforme e della nuova forma di governo”.