Roma, 4 ago. (LaPresse) – E’ morto all’età di 83 anni Renato Ruggiero, diplomatico e politico italiano. Nato a Napoli il 9 aprile 1930, fu più volte ministro (la prima volta con il governo Goria nel 1987-88 e poi anche con il governo di Silvio Berlusconi nel 2001). E’ stato direttore generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) e presidente dell’Eni. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, è entrato nella carriera diplomatica nel 1955. Fu subito inviato in Brasile, presso il consolato italiano a San Paolo. Nel gennaio 1959, fu assegnato all’ambasciata italiana a Mosca e, nel 1962, all’ambasciata italiana a Washington. Nel 1964 Ruggiero rientrò in Italia per ricoprire l’incarico di capo-segreteria della Direzione generale per gli Affari politici del Ministero degli Affari esteri. Nel 1966 diventò cancelliere presso l’ambasciata di Belgrado. Poi Ruggiero percorse una carriera diplomatica ai massimi livelli presso la Cee e la Farnesina.
NAPOLITANO: BRILLANTE ESPONENTE DIPLOMAZIA. Scompare con Renato Ruggiero una delle grandi figure, uno dei più dotati e brillanti esponenti, della diplomazia italiana nei decenni repubblicani”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Le sue non comuni qualità – dice il capo dello Stato – gli hanno garantito riconoscimenti di primo piano in sede internazionale fino alla carica di Direttore generale dell’Organizzazione mondiale del Commercio. Ha ricoperto con onore e competenza molteplici incarichi di governo e nella vita sociale e culturale del nostro Paese. E soprattutto è stato tra gli italiani che più hanno creduto nell’Europa unita e hanno contribuito a costruirla”.
LETTA: INNOVATORE ED EUROPEISTA CONVINTO. Il presidente del consiglio, Enrico Letta, esprime “il profondo cordoglio” suo personale e del governo per la morte di Renato Ruggiero. “E’ stato un punto di riferimento costante per la politica estera italiana”, sottolinea Letta, secondo il quale con Ruggiero “scompare un innovatore e un europeista convinto, sempre testimone nei suoi diversi incarichi di grande competenza e senso delle istituzioni”.
BONINO: PERDIAMO PROTAGONISTA DIPLOMAZIA ‘900. Con la sua scomparsa, commenta la ministra degli Esteri, Emma Bonino, “perdiamo un grande protagonista della diplomazia italiana del Novecento, che ha messo a disposizione del suo Paese un’eccezionale statura professionale e morale in tutti i numerosi incarichi che ha ricoperto come diplomatico e in altri prestigiosi contesti internazionali”. “Uomo delle istituzioni, ed al contempo uomo di impresa e profondo conoscitore delle complesse dinamiche dell’economia internazionale, Renato Ruggiero – sottolinea la titolare della Farnesina – ha dato lustro come pochi alla diplomazia italiana, che ha guidato in due occasioni, prima al vertice amministrativo e poi come mio predecessore. Piangiamo la sua scomparsa – conclude Emma Bonino – e ci stringiamo con sincero affetto e vicinanza alla sua famiglia”.